TIBERIO d'Assisi
Raffaele Caracciolo
TIBERIO d’Assisi. – Tiberio di Diotallevi di ser Francesco di Méneco (Domenico) «de Barberiis», detto Tiberio d’Assisi (formula che il pittore preferiva nelle sue [...] gli affreschi della cappella superiore delle Rose o di S. Bonaventura in S. Maria degli Angeli, per i quali il E. Lunghi, Immagine di Assisi nell’arte. Vedute della città di san Francesco nella pittura umbra dei secoli XIII-XVIII, Assisi 1998, pp. 71 ...
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NAVONE
Simonetta Ceccarelli
(Navona). – Famiglia di architetti e ingegneri romani attivi dall’inizio del Settecento alla fine dell’Ottocento.
Il loro operato, riguardante diversi settori, da quello [...] e nel 1779 terminò il piano urbanistico del borgo di San Lorenzo Nuovo sul lago di Bolsena; sempre nel 1774, fu incaricato di rinnovare e di ampliare il convento dei padri di S. Bonaventura alla Polveriera per l’Opera pia degli esercizi spirituali ...
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carità (caritade; caritate)
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Philippe Delhaye
La parola indica in primo luogo, all'interno dell'ambito dottrinario più oltre esposto, l'atteggiamento fondamentale del Dio Padre verso le sue creature [...] è rappresentata da s. Bernardo, Abelardo, Riccardo di San Vittore, s. Francesco. In ambedue queste scuole s'ammette (Pd XI 42). Quando parla di s. Tommaso o di s. Bonaventura, D. non fa alcuna allusione alle dispute teologiche e ancor meno al ...
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BUONVISI, Martino
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami nel 1489. Avviato alla mercatura, nel 1510 era già a Bruges con il cugino Niccolò di Paolo Buonvisi: da Lucca [...] ducati: facevano spicco fra di essi "le posissioni di Monte San Quirici" che valevano da sole 1.017 ducati. Complessivamente la del 1525, insieme con otto cittadini, fra i quali Bonaventura Micheli (antico socio di Benedetto Buonvisi e di suo figlio ...
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NUMAI, Cristoforo
Giancarlo Andenna
– Nacque a Forlì alla metà del XV secolo, secondo dei cinque figli di Francesco e di Cassandra Ercolani. I Numai erano un potente casato della Romagna, da secoli [...] 1518. La prima, scritta nel convento di S. Bonaventura di Lione e indirizzata al preposito Nicola e alla Vasina - G. Poma, III, Bologna 1990, p. 15, passim; G. Viroli, Il San Domenico di Forlì: la chiesa, il luogo, la città, Bologna 1991, p. 36; R ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] monte, Sotto gli alberi, Lefarfalle di Firenze, San Donato.
Musicò inoltre una raccolta di poesie, ed il teatro "La Pergola", Pisa 1926, p. 192 (per Luigi); A. Bonaventura, Luigi G. ed i suoi Canti popolari toscani, in L'Illustrazione toscana, IX ( ...
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EMANUELE da Como
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Como, come si ricava dalle fonti e dalle firme apposte su alcuni dipinti, probabilmente intorno al 1625 (Orlandi, 1734, p. 153). Entrò nell'Ordine [...] distrutti), altri nel chiostro di S. Francesco del convento di San Fratello (cfr. Sicilia, 1968) e un dipinto nel tela con i Martiri di Gorcum fu eseguita per la chiesa di S. Bonaventura a Frascati (ibid., f. 461); una seta dipinta con S. Antonio ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] Redenzione affiancati, rispettivamente, dalle figure di S. Bonaventura, di un papa - forse lo stesso committente 27, 1907, pp. 429-456: 442-446; B. Kleinschmidt, Die Basilika San Francesco in Assisi, 3 voll., Berlin 1915-1928; U. Gnoli, Il Tesoro ...
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ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] Degli avanzi dell’antica Roma (1739) dell’olandese Bonaventura Overbeck. In campo operistico aderì alla nuova iniziativa più volte ristampati); scrisse l’oratorio Per la festività di san Filippo Benizi (Todi 1745), il melodramma Teti e Peleo e ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] teologico venne inviato a Roma, presso il collegio di S. Bonaventura. Il 16 genn. 1772 fu ordinato sacerdote e nel 1773 marchese A. Valperga d'Albarey, il conte G. E. Bava di San Paolo (il patrono della Sampaolina), l'abate G. Muratori ed altri, ...
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esemplarismo
eṡemplarismo s. m. [der. di esemplare2]. – Nella storia della filosofia medievale, la teoria, di origine platonica, sostenuta soprattutto da sant’Agostino e san Bonaventura, secondo la quale le idee eterne, in quanto costitutive...
itinerario
itineràrio agg. e s. m. [dal lat. itinerarius agg., itinerarium s. neutro, der. di iter itinĕris «via, viaggio, cammino»]. – 1. agg. Che concerne il viaggio, la via percorsa o da percorrere: colonna i., nelle antiche strade, colonna...