L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] nella politica mediterranea e l'avvio di un programma innovatore, che sanasse tardi, quando al di là delle Alpi i parlamenti avrebbero sfidato l'assolutismo nel 1766 la canonizzazione dei due patrizi Gregorio Barbarigo e Girolamo Miani) (237), all ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] Alpi - che secondo il Paschini (autore non immune da qualche venatura ῾nazionalistica' nella 1402 al 1409, deposto da Gregorio XII) (288) e di di Pordenone tra spirito civico e sentimento religioso, in San Marco di Pordenone, a cura di Paolo Goi, ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] oraculo il 21 ottobre 1579 da Gregorio XIII che ne vietò ogni Machiavelli, anche quando di là dalle Alpi il suo nome era stato ormai nella nuova figura di governo che si andava creando fu svolta dalla sanità preventiva che fu incorporata nelle ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] La benevolenza di Gregorio per lui si manifestò anche nell'esenzione dall'interdetto , se avesse passato le Alpi prima di settembre. Per 602; D. Marzi, La Cancelleria della Repubblica fiorentina, Rocca San Casciano 191 o, p. 144 n.; P. Silva, Il ...
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