PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] discreta agiatezza, se il 15 marzo 1533 risulta nel territorio di San Zenone presso Asolo a investire in quindici campi e in una questo genere. Di particolare interesse è la Parabola di Lazzaro e il ricco (Venezia, Gallerie dell’Accademia), databile ...
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POGGI, Giuseppe
Raffaella Catini
POGGI, Giuseppe. – Nacque a Firenze il 3 aprile 1811, da Giovan Pietro, notaio, avvocato e magistrato, e da Anna Mazzoni; fu fratello di Girolamo (1803-37), giureconsulto [...] e l’ingrandimento e il restauro della villa delle Lune a San Domenico di Fiesole, di proprietà della marchesa Ottavia Guadagni (1845 di cavaliere dell’Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro; il successivo 18 febbraio presentò gli elaborati definitivi, ...
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DE BOSDARI, Alessandro
Vincenzo Clemente
Nacque a Bologna il 10 maggio 1867 da Gerolamo e da Eleonora Ajucchi Legnani, rappresentante di una famiglia di origine albanese alla quale erano stati riconosciuti [...] 1908 e nel 1909 in assenza dell'ambasciatore marchese Antonino di San Giuliano.
Cavaliere (18 giugno 1899), ufficiale (17 genn. . Riceveva le insegne di grand'ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzaro (8 giugno 1919) e di gran cordone della Corona d' ...
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PAPI, Lazzaro
Sabina Pavone
(Carmelo Dionisio Lazzaro). – Nacque a Pontito, nei pressi di Lucca, il 23 ottobre 1763 da Alberto e da Fiora Pierini.
Ricevette i primi rudimenti scolastici a Pontito da [...] Papi negava che l’India fosse stata la culla della civiltà), suscitò una vivace polemica con il padre Paolino di San Bartolomeo (autore di un Systema Brahamanicum) circa l’essenza del pensiero braminico (cfr. Nuovo Giornale dei letterati, 1802, n. 4 ...
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POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...] Spagnesi, 2000, p. 61).
Per il conterraneo Lazzaro Ceccopieri, che nel 1818 aveva presentato il giovanissimo pp. 213-224; I disegni di architettura dell’archivio storico dell’Accademia di San Luca, a cura di P. Marconi - A. Cipriani - E. Valeriani ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] acquista una bottega a Pavia, l'A. lavora alla cappella di San Giuseppe nel duomo di Milano ed è creditore di una forte somma possono riconoscere dell'A. il Cristo deriso, la Resurrezione di Lazzaro, il Gesù tra i dottori. È in queste opere capitali, ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] di fuori delle commissioni ufficiali, come in Serafina (marmo, 1920: San Marcello Pistoiese, coll. R. Dazzi), nel Ritratto di Gri (marmo nominato cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1927); il ministro dell'Educazione nazionale lo nominò ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] 1896, di Monaco nel 1900; all'Esposizione italiana di San Pietroburgo del 1902; fu, inoltre, a Saint Louis giornali, in Roma artistica, 20 febbr. 1879, p. 53; N. Lazzaro, La villa Meuricoffrè a Capodimonte, in L'Illustrazione italiana, 8 febbr. 1880 ...
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BAVA, Eusebio
Piero Pieri
Nacque a Vercelli il 6 ag. 1790; il padre era orologiaio. All'inizio del 1802 entrava nella Scuola militare di St.-Cyr, ma nel 1806, appena sedicenne, la lasciava per partecipare [...] del ricostituendo esercito. L'anno dopo partecipava alle operazioni contro Grenoble ed era decorato dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro, quindi del nuovo Ordine Militare di Savoia.
Nel 1819 era promosso maggiore. Legato sempre più alla monarchia ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] anno cavaliere dell'Ordine sabaudo dei Ss. Maurizio e Lazzaro. Ma un nuovo colpo lo costrinse a Viterbo, ., Firenze 1897, pp. 773-779; G. Costetti, Il teatro ital. nel 1800, Rocca San Casciano s.d. [1901], pp. 54-57; G. Mazzocca, Memorie di un attore, ...
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lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî...
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...