CARAFA, Luigi
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 17 maggio del 1797 da Francesco duca di Traetto e da Paola Orsini, che era figlia di Filippo principe di Solofra. Nel 1826 iniziava la carriera [...] . Nel 1853, aggravandosi la carestia di grani nel Regno, il C. incaricò il console generale a Odessa, Massimo Nugnes di San Secondo, di far conoscere nei mercati russi il decreto del governo napoletano, sospensivo dei dazi gravanti sull'importazione ...
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PALLAVICINO, Uberto
Elisa Occhipinti
PALLAVICINO (Pallavicini), Uberto. – Nacque probabilmente nel 1197 da Guglielmo, considerato il capostipite del ramo lombardo del gruppo parentale, che vantava vastissimi [...] instaurare un regime signorile che, limitando al massimo il cambiamento degli ordinamenti comunali, necessitava sul di Soragna, l’ultima resistenza si consumò nelle campagne di Borgo San Donnino e Busseto.
Morì l’8 maggio 1269 nel castello di ...
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Giovanni VI
Luigi Andrea Berto
Nacque in Grecia e la sua data di nascita è sconosciuta. Fu papa dal 30 ottobre 701.
Dimostrò di avere buoni doti diplomatiche grazie alle quali riuscì a salvare la vita [...] In questo modo G. riuscì ad evitare al massimo rappresentante dell'Impero in Italia le umiliazioni alle Middle Ages, London 1979, p. 211.
Th.F.X. Noble, La repubblica di San Pietro. Nascita dello Stato pontificio (680-825), Genova 1998, pp. 47 e 52.
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BOLLEA, Luigi Cesare
Narciso Nada
Nato il 25 dic. 1877 da Pietro e da Maurizia Molineri ad Azeglio (Torino), dimostrò una spiccata tendenza per gli studi umanistici e già nel periodo universitario cominciò [...] Savoia eGinevra (926-1211) e Il misticismo di san Bonaventura studiatonelle sue antecedenzee nelle sue esplicazioni. Vinto quasi del B. su Carlo Alberto e la sua epoca, su Cavour, Massimo d'Azeglio, L. C. Farini, pubblicati per la maggior parte nel ...
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BARLEZIO (Barietius), Marino
Franz Babinger
Può ritenersi sicuro che discenda da una famiglia italiana e che sia nato a Scutari in Albania intorno al 1450. Non altrettanto certo è che il nome della [...] Scanderbeg, e segnatamente il nipote don Ferrante Castriota, duca di San Pietro in Galatina e marchese di Soleto (Puglia), abbiano quest'ultimo, come di Sallustio e di Valerio Massimo, si possono documentare sicure derivazioni sino ad accertare l ...
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FIORI, Cesira
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 25 nov. 1890 da Massimo e da Giuliana Mora Morunti. Avviata agli studi, nel 1907 conseguì il diploma di maestra elementare e l'anno successivo iniziò [...] chiese ed ottenne di poter raggiungere il marito Umberto Cumar, confinato a San Demetrio nei Vestini nei pressi dell'Aquila. Di qui la F. più opportuna la sua presenza in Abruzzo. Quando San Demetrio venne occupata dalle truppe tedesche, la F. ...
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CAPPONI, Andrea
Massimo Tarassi
Uomo politico fiorentino, nacque nella prima metà del Trecento. Figlio di Cappone, esponente della vita pubblica fiorentina, apparteneva ad una tipica famiglia del popolo [...] ufficio quest'ultimo che tenne anche nel 1377.
Nel 1376, dopo aver retto per i primi sei mesi dell'anno la podesteria di San Gimignano, fu inviato a Pistoia per sollecitare aiuti in denaro per la guerra e poco dopo, nel settembre, a Città di Castello ...
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DORIA, Marcantonio
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1570 da Agostino e da Eliana Spinola di Goffredo, primogenito di tre maschi e due femmine: Gian Luta, Giacomo Massimo, Gian Carlo (tutti [...] incarico non si hanno altre notizie del Doria. Dal matrimonio con Isabella della Tolfa, figlia del conte Carlo di San Valentino, aveva avuto cinque figli, due maschi (Giovan Francesco, che continuò la famiglia, e Nicolò, marito di Maddalena Spinola ...
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Vittorio Emanuele II, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re galantuomo
Re di Sardegna dal 1849, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione [...] tanto che venne definito dal patriota e uomo politico piemontese Massimo d’Azeglio «re galantuomo». Poiché il parlamento, a al fianco di Napoleone III e ottenne la vittoria di San Martino. Nonostante l’opposizione di Cavour, accettò l’armistizio di ...
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Pietro I il Grande
Massimo L. Salvadori
Un grande zar dispotico e modernizzatore
Vissuto a cavallo tra Sei e Settecento, lo zar Pietro I fu chiamato il Grande per gli eccezionali risultati da lui conseguiti. [...] Pietroburgo, servendosi di illustri architetti europei.
I grandi punti deboli dell’opera di Pietro, che morì a San Pietroburgo nel 1725, furono l’asservimento dell’intera società allo Stato, l’aver mantenuto i contadini in una condizione di servaggio ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....
canìcola (ant. canìcula) s. f. [dal lat. canicŭla «cagnolino» (dim. di canis «cane»), nome dato anticamente, e ancora oggi nell’uso letter., alla stella Sirio del Cane maggiore]. – Il periodo del massimo caldo, corrispondente all’epoca nella...