ARTOM, Camillo
Giuseppe Armocida
Tullio Manzoni
Nato il 5 giugno 1893 ad Asti, da Vittorio, banchiere e uomo d'affari, e da Gemma Pugliese in una influente famiglia di religione ebraica, al termine [...] proseguì gli studi medici e nell'aprile 1917 si laureò nell'università di Padova. Divenuto ufficiale dei corpi di sanità, ebbe modo di distinguersi ottenendo la decorazione della croce di guerra italiana e di quella rumena, per avere efficacemente ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] fu l'impegno del clinico nel recare soccorso ai feriti e ai bisognosi, tanto che gli fu conferita la medaglia d'argento per la sanità pubblica. Il G., rimasto privo di sede, fu allora ospitato nell'università di Roma da G. Baccelli, che gli offrì la ...
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ARALDI, Michele
Loris Premuda
Nato a Modena il 10 febbr. 1741, conseguì la laurea in filosofia e medicina nel 1758. A soli ventidue anni gli fu affidato l'insegnamento di Istituzioni fisiologiche nella [...] 1804. Si acquistò larga fama e ricoprì vari incarichi: nel 1780 fu nominato consultore presso il Magistrato di sanità di Modena e successivamente, nel 1782, medico particolare della principessa Matilde d'Este.
Di sentimenti sostanzialmente moderati ...
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LEVI, Moisè Giuseppe
Alessandro Porro
Nacque in una modesta famiglia israelita, dal teologo Israel Jacob e da Gentile Bona Soavi, a Guastalla nel 1796. Trasferitosi con il nucleo familiare a Venezia [...] V.L. Brera a G.A. Ruggieri -, cominciò subito a esercitare la medicina pratica, facendosi ben presto valere: medico di sanità nel sestiere di Cannaregio già nel 1819, ebbe poi gli incarichi di medico presso due fra le più importanti istituzioni ...
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DEL VECCHIO, Vittorio
Liberata Cerasani
Nacque 9 marzo 1914 a Caserta, da Giovanni e da Rosa Cardassi. Compì gli studi superiori nella sua città natale e quindi, sull'esempio del fratello maggiore Gaetano, [...] e Bibl.: A. Pazzini, La storia della facoltà medica di Roma, II, Roma 1961; G. Del Vecchio, Ricordando V. D., in Igiene e sanità pubblica, XXVIII (1972), pp. I-X; A. Cimmino, V. D., in Atti dell'Accademia Lancisiana di Roma, n. s., XVII (1973), 1, pp ...
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DI VESTEA, Alfonso
Marco Balducci
Nacque a Loreto Aprutino (Pescara) il 20 luglio 1854 da Donato e Raffaella Passeri. Superati il ginnasio e il liceo nel seminario di Atri, si iscrisse al corso di laurea [...] si dimise nel successivo ottobre; nel settembre dello stesso anno fu nominato anche capo del laboratorio della scuola di sanità pubblica, istituita da L. Pagliani. Chiamato nel 1892 dalla facoltà medica dell'università di Pisa alla cattedra di igiene ...
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DE GIAXA (De Giasca), Vincenzo
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Nato a Zara il 17 luglio 1848 da Girolamo e Vincenza Bettini, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Vienna nel 1870.
Nominato protomedico di Trieste, [...] Napoli, incarico che lasciò temporaneamente dopo soli quattro anni: nel 1895, infatti, fu chiamato alla direzione generale della Sanità pubblica, dalla quale, in seguito alla caduta del governo Crispi, era stato allontanato L. Pagliani. Tuttavia, l ...
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BUONOMINI, Giulio
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Nacque a San Marcello Pistoiese il 7 sett. 1908 da Ugo e da Ida Giorgi e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Siena il 17 luglio 1931. Attratto dalla ricerca scientifica, [...] , per la vaccinazione antitubercolare, per le ricerche sugli ultravirus. Fondò inoltre tre scuole di specializzazione: in igiene e sanità pubblica, in igiene e medicina scolastica, in igiene, tecnica e direzione ospedaliera. Socio di numerose società ...
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CAVINA, Cesare
Domenico Celestino
Nacque a Bologna il 16 aprile 1888 da Bartolomeo e da Emma Brandoli. Si laureò in medicina e chirurgia il 5 luglio 1912. Specializzatosi in odontoiatria, divenne assistente [...] e ottenne di essere inviato in prima linea; dal 1916 ebbe così inizio la sua opera dapprima presso una sezione di sanità sul Carso, poi nella quinta ambulanza chirurgica d'armata.
Il gran numero dei casi osservati, la varietà e la complessità dei ...
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BO, Angelo
Narciso Nada
Nato il 21 maggio 1801 a Sestri Levante da Giovanni Battista e da Chiara Ricci, iniziò gli studi di medicina a Parma e li proseguì a Bologna alla scuola del Tommasini, conseguendo [...] . Nel 1841 fu nominato membro della Commissione provinciale di statistica, nel 1845 del Magistrato di sanità; nel 1853 gli fu affidata la direzione della Sanità marittima del regno.
In qualità di presidente della Società di scienze mediche, fisiche e ...
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sanita
sanità (ant. santà) s. f. [dal lat. sanǐtas -atis, der. di sanus «sano»]. – 1. a. Qualità, condizione di chi è sano, cioè in buona salute fisica e psichica: la s. dell’organismo, di un organo; conservare, perdere, riacquistare la propria...
san
agg. – Forma tronca di santo, in uso davanti a nomi proprî maschili che cominciano con consonante semplice (san Bartolomeo, san Vittore), compresa la z (san Zanobi), o con muta + liquida (san Gregorio), più di rado con s impura (san Spiridione)...