anumana
anumāna
Termine sanscr. che significa «inferenza». Nella filosofia indiana, l’a. è riconosciuto come mezzo di valida conoscenza (➔ pramāṇa) da tutte le scuole a parte quelle materialistiche [...] (➔ materialismo). Secondo la scuola Mīmāṃsā, si compone di tre elementi: pratijñā o menzione della tesi (l’esempio tipico è «sulla montagna c’è fuoco»), hetu o motivazione («perché c’è fumo»), udāharaṇa ...
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nirvana
nirvāṇa
Termine sanscr. che letteralmente significa «spegnimento». È utilizzato in contesto induista e buddista per indicare la realtà ultima e la liberazione, in opposizione al saṃsāra (➔), [...] dal ciclo delle rinascite in cui consiste l’esistenza ordinaria. Nel Canone buddista pāli il n. è descritto negativamente come l’assenza di ogni perturbazione mentale causata da ignoranza e attaccamento ...
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sphota
sphoṭa
Termine sanscr. («manifestazione») che indica il veicolo del significato nella teoria di Bhartr̥hari (➔) e di altri grammatici. La teoria dello s. è uno dei più importanti contributi indiani [...] alla questione linguistica dell’unità minima di significato. Patañjali all’inizio del Mahābhāṣya («Grande commento») distingue tra s. e dhvani («suono»), probabilmente già alludendo con tali termini all’aspetto ...
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sabda
śabda
Termine sanscr. che indica il linguaggio sotto il profilo linguistico ed epistemologico, ossia in quanto mezzo di valida conoscenza (pramāṇa). Le scuole filosofiche indiane si dividono fra [...] chi interpreta ś. (in quanto pramāṇa) come la testimonianza di un autore degno di fede (āptavacana) e chi lo interpreta come comunicazione linguistica prescindente da un autore (śāstra). In questo secondo ...
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vikalpa
Termine sanscr. che significa «concettualizzazione», l’operazione intellettuale mediante la quale un dato bruto della percezione sensibile viene appreso in quanto, per es., sostanza dotata di [...] determinati attributi e legato a un universale e al vocabolo che lo esprime. La distinzione fra nir-v. pratyakṣa e sa-v. è probabilmente dovuta a Dignāga (➔ Pramāṇavāda). Nir-v. pratyakṣa indica il primo ...
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sunyata
śūnyatā
Termine sanscr. (letteral. «vacuità»). Termine chiave del buddismo Mahāyāna e in partic. del pensiero di Nāgārjuna. Possibili antecedenti sono rintracciabili nel Canone buddista in pāli, [...] laddove si invitano i monaci a concentrarsi in luoghi vuoti (śūnya). I commenti della scuola di Buddhaghosa (➔ Theravāda) al Canone, poi, elaborano ulteriormente sul tema, ma sebbene tale direzione di ...
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brahman
Termine sanscr. usato nella filosofia indiana solo al singolare per indicare l’unica realtà che pervade o trascende – a seconda delle scuole – il mondo fenomenico (in questo secondo caso considerato [...] illusorio). Il significato originario del termine è stato tuttavia molto discusso. Nelle più antiche attestazioni è impiegato al plurale per indicare i versi (mantra) del Ṛgveda, concepiti come carichi ...
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rasa
Termine sanscr. polisemico che indica l’esperienza estetica nella drammaturgia e nella poetica indiane. La teoria estetica del r. nasce in ambito teatrale e si estende poi alla poetica, che ne fa [...] il suo concetto cardine, quindi alla musica e ad altre arti.
La formulazione di Bharata
Il più antico trattato di drammaturgia indiana a noi pervenuto è il Nāṭyaśāstra («Trattato di drammaturgia», ca. ...
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pratyaksa
pratyakṣa
Termine sanscr. («relativo agli organi di senso») che indica la percezione come strumento conoscitivo (➔ pramāṇa). Tutte le tradizioni indiane accettano il ruolo epistemologico della [...] percezione e la maggior parte di esse le attribuiscono il ruolo di strumento principe. Secondo il Nyāya e il Vaiśeṣika la percezione è il risultato del contatto tra organi di senso e oggetti di senso, ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] realista è tipico della Mīmāṃsā e del Nyāya, quello concettuale del buddismo Vijñāṇavāda.
Le categorie conoscibili
Nei sistemi filosofici indiani avviene una frequente sovrapposizione dei livelli linguistici, ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del capitale versato. 2. In elettrotecnica,...