. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] , da cui il gotico sunus, ted. Sohn, differisce solo nella quantia della prima sillaba), výras "uomo" (sanscr. vīraḥ, lat. vir da *vĭros), ẽsti "è" (sanscr. asti, greco ἐστί, lat. est). In generale nelle lingue baltiche il vocalismo originario è più ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] di bambù, dove si parla erroneamente di provenienza malese e non tamil, di giungla, dove l’archetipo è ricondotto inspiegabilmente al sanscrito e non all’hindī, di pagoda, dove ci si limita a un rinvio a una qualche «lingua dell’India». Viceversa più ...
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linguistica Procedimento d’indagine che consiste nel ricavare per via comparativa da lingue diverse ma affini un certo numero di elementi linguistici comuni che possano essere attribuiti a un’epoca anteriore [...] di esempio, un caso di forma indoeuropea ricostruita: gr. δέκα, lat. decem, lituano dešimt, slavo desętĭ, armeno tasn, sanscr. daśa, gotico taihun, tutti significanti «dieci», permettono la r. di un indoeuropeo *dék̂m̥ (ogni forma ricostruita è ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] spiegazione del suo significato etimologico; secondo alcuni forse al vocabolo non è estranea una radice gheu, ghu, usata nel sanscrito e nell'avestico in senso sacrale per indicare l'implorazione degli dei, poiché il culto era indivisibile dall'idea ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] le letterature dell'Oriente islamico e cristiano, e dell'Occidente stesso, medievale e del Rinascimento. L'opera originaria fu composta in sanscrito, in epoca che va dal sec. IV al VI d. C., da un brahmano visnuista, forse nel Kashmir.
Il testo più ...
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Porto della costa del Malabar (India Inglese) situato a 11° 15′ N. e 75° 47′ F., a 652 km. di ferrovia da Madras.
Aveva 82.334 ab. nel 1921, compreso il Cantonment, dei quali circa 45 mila indù, 34 mila [...] nel 1489, infine, Vasco da Gama, il quale cercò di entrare in relazione col sovrano (che era chiamato sāmūtiri dal sanscr. sāmundri "re del mare"; gli scrittori europei trasformarono questo nome in zamorin). Le prime trattative, condotte dal capitano ...
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RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] evoluzione fonetica o analogica: es- "essere" si riduce in parte delle forme, per apofonia (v.) a s-, p. es. nel latino s-unt, sanscrito s-ánti accanto ad es-t, ás-ti; nel partic. pres. greco ὤν non rimane che il suffisso (cfr. ϕέρ-ων "ferens"), in ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] consonanti sonore aspirate bh, dh a spiranti sorde all’inizio di parola (sanscr. dhūmas «fumo», lat. fumus), e a sonore non aspirate all’interno di parola (sanscr. madhyas «mediano», lat. medius); c) nella morfologia, la formazione di nuove desinenze ...
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. La famiglia linguistica dravidica comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale dal 20° all'8° parallelo. In questo territorio s'incuneano, però, lingue non dravidiche (specialmente nella [...]
Le principali differenze fra Tamil e Malayāḷam sono l'assenza in questo di suffissi personali nel verbo, e l'abbondanza di parole sanscrite.
Il Tuḷu è parlato da poco più di mezzo milione di persone (531.500 nel 1911; 592.000 nel 1921) nel distretto ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] gr. ὤν ὄντος, part. pres. di εἰμί, in cui è cancellata ogni traccia della r. *es-/*s- (εἰμί da ἐσμι, cfr. sanscr. àsmi, lat. esse). Le r. sono individuabili in tutte le lingue flessive e anche in quelle agglutinanti, sebbene meno propriamente, ma non ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del capitale versato. 2. In elettrotecnica,...