Orientalista e giurista inglese (Londra 1746 - Calcutta 1794), uno degli iniziatori degli studî indologici, da lui condotti con sicura e severa conoscenza del sanscrito; fu anche profondo conoscitore e [...] fu poi seguita da altre fra le quali primeggia quella del testo giuridico sanscrito fondamentale: il Mānavadharmaśāstra o Codice di Manu (1794). L'importanza del sanscrito e le sue affinità con le altre lingue, che furono più tardi comprese ...
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Indianista statunitense (Norwich, Connecticut, 1850 - Boston 1941); frequentò (1873-76) le università tedesche di Tubinga, Lipsia e Berlino. Insegnò poi sanscrito a Baltimora (1876-80) e successivamente [...] (dal 1880) a Harvard. Tra i suoi lavori, di carattere essenzialmente filologico, emergono quelli che si riferiscono ai Veda. Fu direttore e collaboratore della collana Harvard oriental series ...
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Indianista (Nörten, Gottinga, 1809 - Gottinga 1881). Prof. di filologia classica all'univ. di Gottinga (1862), passò poi allo studio del sanscrito. Della sua feconda opera scientifica è da ricordare la [...] vasta monografia Indien (1840) e l'edizione e interpretazione del Sāmaveda (1848). Ma il suo capolavoro è il profondo studio sul Pañcatantra (1859), che indagando le vie percorse dalle favole e novelle ...
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Gorakhnath
(o Gorash) Religioso indiano (datazione incerta, 10°-12° sec.). Insieme al maestro Matsyendranath è considerato uno degli 84 siddha (in sanscrito «perfetti») della tradizione tantrica. Sistematore [...] delle dottrine e delle tecniche meditative dello hathayoga, fondò l’ordine monastico dei Nath (o Kanphat yogi), che acquisì notevole importanza nei secoli successivi grazie a un’estesa rete di templi e ...
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Indianista (Londra 1765 - ivi 1837); funzionario in India, ove rimase quasi ininterrottamente per più di trent'anni, s'iniziò allo studio del sanscrito e dell'indologia, abbracciando i campi più svariati [...] filologia indiana. Oltre a traduzioni di opere di matematica (Algebra from the Sanskrit of Brahmagupta, 1817) e di testi giuridici sanscriti, ha lasciato una pregevole Grammar of the Sanskrit language (1805), lo studio On the Vedas (1805) e l'Essay ...
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Orientalista (Stoccarda 1821 - Tubinga 1895), prof. nell'univ. di Tubinga (1848); aveva studiato lingue orientali in quella università, dedicandosi poi più specialmente al sanscrito, da lui approfondito [...] durante successive permanenze a Parigi, Londra e Oxford. La sua produzione scientifica concerne quasi esclusivamente l'antica letteratura vedica e annovera opere importanti per l'esegesi del Ṛgveda e dell'Atharvaveda ...
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Indianista (Glasgow 1810 - Edimburgo 1882); passò molti anni in India (1828-53), addetto al Bengal civil serv ice. Dal 1862 tenne la cattedra di sanscrito e di filologia comparata a Edimburgo. Fra le sue [...] pubblicazioni, Original Sanskrit texts (5 voll., 1858-72) che, raccogliendo fonti originali, traducendole e illustrandole, fornisce un vasto panorama della civiltà e della cultura indiana ...
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Indianista (n. Borstel, Hannover, 1837 - m. annegato nel Lago di Costanza 1898). Insegnò in India, a Bombay e a Poona, e fu professore di sanscrito nell'università di Vienna dal 1880 alla sua morte. Ha [...] lasciato edizioni di testi sanscriti e opere importanti sul diritto indiano, tra cui la miglior traduzione (in inglese, 1886) del Mānavadharmaśāstra. ...
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Linguista italiano (Portalbera, Pavia, 1911 - Bologna 1988), allievo di G. Bottiglioni; prof. univ. dal 1956, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bologna. Si è occupato di sanscrito, di greco (Grammatica [...] storica della lingua greca, 1963), di linguistica generale (Linguistica e umanismo, 1983), di rapporti tra semitico e indoeuropeo, di dialettologia italiana. Negli anni Sessanta è stato uno dei linguisti ...
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Orientalista (Ginevra 1820 - Londra 1902), direttore della sezione manoscritti orientali del British Museum; prof. di arabo e persiano a Londra e a Cambridge. Si occupò anche di sanscrito, ma le sue opere [...] più insigni per erudizione e precisione sono i grandi cataloghi dei manoscritti persiani (1879-83; suppl. 1895), turchi (1888) e arabi (1894) del British Museum ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...