Scultore e architetto (Nola 1488 - Napoli 1558). Formatosi sulle opere napoletane di A. Rossellino e di Benedetto da Maiano, guardò anche alle soluzioni romane di A. Sansovino (monumento funerario del [...] viceré Cardona a Bellpuig, 1525 circa). Sensibile al manierismo michelangiolesco, conosciuto attraverso G. A. Montorsoli, fu probabilmente influenzato dagli artisti spagnoli Bartolomé e Diego Ordóñez, ...
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Scultore (n. Fiesole 1465 - m. 1526). Le opere giovanili (dossale d'altare nel duomo di Fiesole, 1492-93) riecheggiano i modi di Benedetto da Maiano e di Andrea Sansovino. In seguito, questo eclettismo [...] si complicò in michelangiolismo (S. Andrea del duomo di Firenze, 1513). Ha inoltre scolpito: il fonte battesimale del duomo di Pistoia (1499); il busto di Marsilio Ficino (1522) nel duomo fiorentino, ecc ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] stimoli e suggerimenti dagli scultorí che avevano ideato ed eseguito le statue per l'abside della cattedrale (Della Porta, Sansovino, ecc.), o cede al fascino (sculture del pulpito) del raffaellismo genovese orientato dall'opera di Perin del Vaga ...
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DA PONTE (Dal Ponte), Antonio
Mauro Petrecca
Nacque nel 1512 da un maestro Battista (o Giambattista: Magrini, 1845, p. XXXV). II Temanza (1778) lo dice originario di Venezia e fratello di Paolo, ingegnere [...] , pp. 124 s., 128 s.; E. Bassi, L'architettura del Sei e Settecento a Venezia, Napoli 1962, pp. 63 s.; E. Bassi, Il Sansovino per l'ospizio degli Incurabili, in Critica d'arte, X (1963), pp. 49, 55; G. Zorzi, Le opere pubbliche e i palazzi privati di ...
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Orefice (n. Venezia 1510 circa - m. dopo il 1559), figlio di Francesco. Si foggiava egli stesso gli strumenti per la sua arte ed era apprezzato per delicatezza e acutezza di segno. Fu amico di Tiziano, [...] del Sansovino e dell'Aretino, che ne loda l'attività nell'intagliare i cristalli e ne ricorda varie opere, ora tutte perdute. I fratelli Andrea e Callisto furono anche essi orafi e intagliatori di gemme. ...
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CONTARINI, Paolo (Polo)
Gaetano Cozzi
Nato a Venezia il 23 genn. 1529 da Dionisio e dalla nobildonna Fiordalise di Piero Zen, apparteneva al ramo dei Contarini detto delle "figure", con dimora a S. Antonin, [...] eran usciti "i primi oratori della città". Fra essi era da annoverare il figlio, Paolo, verso il quale il Sansovino terrà pure ad esprimere la sua stima pubblicamente: gli dedicherà infatti la seconda parte del suo Delle orationi volgarmente scritte ...
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LOMBARDO (Solari), Girolamo
Vito Zani
Figlio dello scultore Antonio e di Adriana Vairà, fratello di Aurelio e Ludovico, nacque entro il primo decennio del XVI secolo a Ferrara, dove il padre fu scultore [...] e Tiburzio Vergelli. Documenti, a cura di F. Grimaldi - K. Sordi, Ancona 1987, pp. 1-54; B. Boucher, The sculpture of Jacopo Sansovino, New Haven-London 1991, I, pp. 150 s., 273 s., nn. 63, 73; II, p. 335; M. Giannatiempo López, I Lombardi-Solari ...
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Scultore (n. Fiesole fine 15º sec. - m. dopo il 1549). Allievo di Andrea da Firenze, fu raffinato decoratore, attento, oltre che all'arte di Michelangelo (per il quale lavorò agli ornati della Sagrestia [...] di S. Lorenzo, 1521-33), a quella di A. Sansovino, del Rustici e del Montorsoli. Tra le sue opere: a Firenze, Madonna col Bambino e Angelo nel mon. Strozzi e cenotafio Minerbetti (1524 e 1531, S. Maria Novella); a Pisa, Angeli reggicandelabro (1528, ...
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Scultore e medaglista (Menaggio 1509 - Milano 1590); come medaglista, rivelò un fine senso pittorico, unito a forti qualità ritrattistiche: medaglie dell'Aretino (1537), Carlo V, Filippo II, Maria d'Ungheria, [...] ecc. Nelle opere di scultura risentì anche dell'influsso di Michelangelo e del Sansovino: statua di Filippo II (1551); gruppo di Carlo V e il Furore (Madrid, Prado, fuso nel 1551); monumento di Ferrante Gonzaga (1557-64) a Guastalla; monumento a Gian ...
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Architetto e scultore (Venezia 1598 - ivi 1682). Fu il massimo architetto di uno stile, il barocco veneziano, caratterizzato non dalla modellazione di masse e chiaroscuro, ma dalla successione di quinte [...] e di unità spaziali definite; seppe fondere con originalità le esperienze di J. Sansovino e di A. Palladio, creando opere in cui emergono la sua grande capacità inventiva e il sapiente uso plastico della materia e della luce. Tra le realizzazioni più ...
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nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento alla conchiglia univalve): spiaggia morbida...
loggetta
loggétta s. f. [dim. di loggia]. – 1. In genere, piccola loggia; la parola è usata spec. per indicare le loggette adottate in architettura come motivo formale o ornamentale: la l. del Sansovino, alla base del campanile di S. Marco...