Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] di loro, presumibilmente diverso, situato a Castello, aderisce nel 1356 all'unione delle Chiese armene secondo la regola di sant'Agostino e le costituzioni dei Domenicani e, come tale, è espressamente nominato nella bolla di Innocenzo IV. Più o ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] del rito.
Alla liturgia, o preghiera pubblica, si unì sin dall'inizio la preghiera privata: le «confessioni» di sant'Agostino sono da capo a fondo una sola preghiera, non tanto privata quanto intima. Alla bibbia, alla liturgia, alla predicazione ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] , nel disegno divino era insito un elemento di progresso i cui contorni potevano essere scoperti nella storia biblica. Sant'Agostino (354-430) paragonò l'evoluzione della conoscenza umana collettiva al progresso educativo dell'individuo. Le Scritture ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] sarebbero occorsi Prospero, ossia gli Epigrammata che nel secolo V Prospero d'Aquitania aveva cavato dalle opere di sant'Agostino, poi il Dittocheo di Prudenzio e, ancora, il Facetus, un fortunato manuale di buone maniere (facetus significa appunto ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] del VI sec.), la Genesi di Vienna (opera orientale antiochena o costantinopolitana) e l'Evangelario di Sant'Agostino di Canterbury (opera occidentale di scriptorium italiano). Forme ellenistiche impoverite mostravano ancora alcuni gruppi di miniature ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] rilievo assunto dal potere imperiale in materia religiosa nella Tarda Antichità, basti pensare che un secolo più tardi sant’Agostino sarà convinto che, nel pronunciare la sentenza in favore di Ceciliano, l’imperatore e i suoi rappresentanti fossero ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] a sapere che il « languido origliere» su cui posa la mammina morta di M Vagito è allusione coperta al languor naturae di sant'Agostino: a sapere queste cose, io dico, ci perde davvero il Pascoli? O non piuttosto ci acquista?
Non avrei esitazione a ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] per una campagna, condusse le navi in rivista nel bacino di fronte a palazzo Ducale, poi ripeté la rivista in Sant'Agostino. I cittadini delle contrade insulari della laguna come Torcello e Murano sfilarono in processione fino ai palazzi. Ma di ...
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Ampliar la città: spazio urbano, "res publica" e architettura
Ennio Concina
A ben considerare i modi, le forme, gli strumenti della conoscenza che la città-repubblica di San Marco ha di se medesima, [...] fonti archivistiche, tuttavia, confermano sostanzialmente la topografia datane da Marino Sanudo (contrade di San Boldo, Sant'Agostino, Santa Maria Mater Domini, San Cassiano e San Polo). Oltre a un certo livello di organizzazione comunitaria ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] o ai costumi lascivi (san Cipriano, De habitu virginum, in Migne, Patrologia latina, vol. IV, col. 439 s.; sant'Agostino, Epistolae, CCXLV, in Migne, Patrologia latina, vol. XXXIII, col. 1060).
Il Medioevo, soprattutto nell'età comunale, conosce una ...
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agostino2
agostino2 agg. [dal nome di sant’Agostino]. – In tipografia, carattere a. (o semplicem. agostino s. m.), altro nome del carattere comunem. detto silvio, simile a quello usato a Subiaco nel 1467 nella stampa del De civitate Dei di...
recolletti
recollètti s. m. pl. (f. pl. -e) [dal lat. recollecti, part. pass. di recolligĕre «raccogliere, radunare»]. – Denominazione di alcuni ordini religiosi, dall’abitudine dei frati ad essi appartenenti di raccogliersi in conventi solitarî:...