Pittore e architetto (Sansepolcro 1536 - Firenze 1603), allievo di A. Bronzino e B. Bandinelli. Il riferimento all'arte fiorentina del primo Cinquecento e l'influsso degli Zuccari furono fondamentali per [...] S. Marco). Un analogo linguaggio esplicitamente antimanieristico informa le opere architettoniche: a Firenze, l'oratorio della confraternita di S. Tommaso d'Aquino (1568-69), molto alterato; palazzo Dardinelli poi Fenzi; palazzo Zanchini (1583 circa ...
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Pittore (Firenze 1560 circa - ivi 1607). Allievo diSantidiTito, lavorò dal 1600 nelle Marche (Madonna e santi nel duomo di Macerata, 1600; tele e affreschi nella chiesa della Mad. della Misericordia, [...] S. Elpidio a Mare, 1603; ecc.), poi nuovamente a Firenze, con stile assai personale, che meglio si rivela nei suoi numerosi vivaci disegni (Uffizi) ...
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Pittore (Firenze 1565 - Roma 1630). Allievo diSantidiTito, operò a Pescia, a Firenze, ma soprattutto a Roma, in stretto rapporto con l'ambiente tardo-manierista e controriformato (affreschi nelle chiese [...] del Gesù, S. Bibiana, S. Giovanni dei Fiorentini, ecc.) ...
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Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso diSantidiTito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e [...] il C. fu tra gli iniziatori del barocco fiorentino (Martirio di s. Stefano, 1597, e S. Francesco stigmatizzato, Firenze, Pitti non finito", 1596; loggia dei Tornaquinci). Della sua opera di scultore resta la statua anatomica in cera (1598) detta lo ...
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Pittore (n. Pomarance 1520 circa - m. dopo il 1597). Dopo un primo soggiorno a Roma, al seguito diSantidiTito (Storie di Nabucodonosor, 1562-64, sala del Belvedere, Palazzi Vaticani), svolse un'intensa [...] attività in Umbria come decoratore e pittore di pale d'altare (Annunciazione, Città di Castello, Pinacoteca comunale). Nuovamente documentato a Roma dal 1579, vi ebbe, per circa un decennio, importanti commissioni (decorazioni in S. Stefano Rotondo, ...
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Scultore (Montevarchi 1580 - Roma 1654). A Firenze fece il suo apprendistato presso il pittore SantidiTito e, trasferitosi a Roma, fu aiuto dello scultore vicentino C. Mariani, rivelandosi presto tra [...] Farnese (1612-29). Dopo la Veronica (1635-40) per una nicchia dei piloni della cupola di S. Pietro, gli furono affidate altre importanti commissioni (Battesimo di Cristo, 1634-44, per S. Giovanni dei Fiorentini, ora a palazzo Braschi; S. Pietro e ...
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Pittore e incisore (Firenze 1555 - Roma 1630). Si formò a Firenze con SantidiTito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza [...] determinante. Verso il 1575 si stabilì a Roma, dove si specializzò in affreschi di carattere decorativo lasciandone piacevoli esempî in edifici religiosi (S. Giovanni dei Fiorentini, S. Stefano Rotondo, battistero lateranense) e in dimore private ( ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] S. Giovanni dei Fiorentini, per le pareti della quale, nel 1599, giunsero a Roma da Firenze tre pale firmate da SantidiTito, Ludovico Cardi detto il Cigoli e dallo stesso Passignano, attivo a S. Prisca.
I nuovi arredi pittorici voluti per la chiesa ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] ).
La pittura morbida e il gusto decorativo delle vesti convivono con elementi arcaizzanti ispirati al linguaggio formale diSantidiTito, da cui derivano le nitide profilature dei volti e delle mani e la misurata sintassi compositiva, presenti ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] coinvolti dodici pittori, tra i quali Alessandro Allori, Giovanni Battista Naldini, il Poppi (Francesco Morandini) e SantidiTito. Il M. collaborò con due ritratti, calligrafici nella fattura e convenzionali nelle pose e nelle espressioni, che ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...