SANTAFEDE, Fabrizio
Stefano De Mieri
– Nacque probabilmente a Napoli intorno al 1555 da genitori di cui si ignorano i nomi (Zezza, 2003, p. 196). Gli esordi come pittore dovettero avvenire nella bottega [...] , e poi, sempre più, alle forme edulcorate e armoniose e ai principi di naturalezza e di stretto decoro formale dei «riformati toscani», in particolare SantidiTito e Domenico Passignano, dai quali Santafede accolse il colorire alla veneta. Non è ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] coinvolti dodici pittori, tra i quali Alessandro Allori, Giovanni Battista Naldini, il Poppi (Francesco Morandini) e SantidiTito. Il M. collaborò con due ritratti, calligrafici nella fattura e convenzionali nelle pose e nelle espressioni, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pietro Berrettini da Cortona è il pittore della Roma barocca, la Roma dei Barberini, [...] , in un’altra direzione. Le fonti concordano nell’indicare nel fiorentino Andrea Commodi, pittore riformato al seguito diSantidiTito, il maestro del giovane Berrettini. Non sappiamo se “studiò appresso” il Commodi a Cortona, quando questi fu ...
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SOGLIANI, Giovanni Antonio
Alessandro Nesi
‒ Nacque a Firenze nel quartiere diSanto Spirito, popolo di S. Felice in Piazza, il 16 settembre 1492 e fu battezzato lo stesso giorno in S. Giovanni (Archivio [...] il 1515, ma lasciata incompiuta, e terminata verso la metà del secolo da SantidiTito.
La vicinanza alla Scuola di San Marco comportò anche l’accettazione di prototipi figurativi a essa peculiari, come emerge, per esempio, dai dipinti con Angeli ...
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TARCHIANI, Filippo. – Figlio di Jacopo, giardiniere nelle ville granducali di Castello e della Petraia, nacque il 2 marzo 1576 nella fattoria di Castello presso Firenze (Firenze, Archivio arcivescovile, [...] Ciampelli, entrando in contatto così con i precetti sul disegno propri dei pittori riformati fiorentini eredi diSantidiTito. Quattro anni dopo, intorno al 1590, il giovane seguì a Roma il padre, giardiniere incaricato anche della villa medicea ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] prima tela procedette parallela a quella dell'affresco nel Camposanto, poiché le due opere vennero sottoposte insieme alla valutazione diSantidiTito e del Cigoli, i quali espressero una stima dell'Adorazione dei pastori pari a 300 scudi d'oro. La ...
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PARIGI, Giulio
Annamaria Negro Spina
– Nacque a Firenze il 6 aprile 1571, da Alfonso diSanti Parigi e da Alessandra di Berto Fiammeri. La famiglia Parigi era originaria di Prato.
Nella Firenze medicea [...] è più articolato e comporta il collegamento con un momento storico diverso, quello nel quale si trovarono a operare SantidiTito e il Caccini, il Cigoli, il Silvani, don Giovanni dei Medici e il Nigetti: architetti, cioè, sollecitati da richieste ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le arti figurative sono uno dei campi di battaglia nello scontro tra protestanti [...] felsinei, come nel caso della chiesa certosina di San Girolamo.
A Firenze, nella seconda parte del Cinquecento, SantidiTito, allievo di Taddeo Zuccari, partecipa alla decorazione di quello straordinario monumento all’intellettualismo manierista che ...
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VAIANI, Lorenzo, di Filippo di Lorenzo (detto Lorenzo dello Sciorina o Sciorina)
Simone Giordani
Nacque a Firenze il 29 ottobre 1541. Il padre era un pollaiolo del quartiere di S. Spirito, anche se [...] of Art, 1969, pp. 75-83; E. Allegri - A. Cecchi, Palazzo Vecchio e i Medici, Firenze 1980, pp. 263, 332, n. 37; J. Spalding, SantidiTito, New York-London 1982, pp. 472-479, n. 1A; S. Meloni Trkulja, I Gesuiti e gli Uffizi, in Scritti in onore ...
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DE VECCHI, Giovanni
Antonio Pinelli-Alessandra Uguccioni
Figlio di Francesco (von Henneberg, 1974, p. 102), nacque probabilmente a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro in prov. d'Arezzo) intorno al 1537, [...] che attorno al 1555 era attivo nella sala degli Elementi, in palazzo Vecchio, sotto la direzione di G. Vasari. Infine, subito dopo il 1558, data dell'arrivo diSantidiTito, anche il D. dovette giungere a Roma (ibid., p. 47); si sa, infatti, che vi ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...