DADDI, Cosimo
Andrea Muzzi
Nacque presumibilmente a Firenze dopo la metà del sec. XVI: nel 1575 era già a Volterra a dipingere le armi del Comune sulle spalliere delle sedie del Consiglio (Cinci, 1885). [...] che all'arrivo del Serguidi nella città sono collegate molte iniziative di arricchimento artistico che porteranno, fra l'altro, a commissioni di pitture al Naldini, al Balducci, a SantidiTito e ad altri artisti fiorentini, alcuni dei quali, come il ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] D. sembra piuttosto richiamarsi al Santafede, pittore che aveva studiato a lungo i fiorentini riformati: Passignano, Cigoli, SantidiTito. In effetti i due quadri venivano attribuiti spesso al Santafede: dell'atmosfera domestica e raccolta in cui si ...
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ALTOVITI, Bindo
Aldo Stella
Nacque a Roma il 26 nov. 1491 dal nobile fiorentino Antonio. Rimasto a sedici anni orfano del padre, che aveva iniziato le fortune bancarie della famiglia trasferendosi da [...] Altoviti nella chiesa dei SS. Apostoli a Firenze; per non parlare dei ritratti che gli fecero Cecchino Salviati e SantidiTito, oppure del modello della statua di S. Giacomo, che gli donò il Sansovino), l'A. non trascurò tuttavia i suoi affari ...
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DELLE COLOMBE, Michele
Roberta Roani Villani
Figlio di Raffaello, fu pittore; dall'atto di morte (Archivio di Stato di Firenze, Medici e speziali, ed. in Roani Villani, 1984, pp. 60 s.: l'atto non fa [...] p. 18) riferiscono al D. anche la Natività, oggi nella chiesa così detta "esterna" di S. Vincenzo: in essa l'influsso riformato diSantidiTito è avvertibile nell'intonazione quietamente devozionale e nella "normalizzazione" delle forme: quanto alle ...
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POCCIANTI, Michele
Chiara Quaranta
POCCIANTI, Michele. – Nacque a Firenze nel 1536. A sette anni entrò fra i servi di Maria della sua città. Tra i suoi professori ebbe padre Zaccaria Faldossi, che fu [...] durante le prime sessioni del concilio tridentino (1545-49). Su sua iniziativa, dall’agosto 1572 al novembre 1573 il pittore SantidiTito (1536-1603) dipinse la Cena in casa del fariseo in una delle facce interne del refettorio della Ss. Annunziata ...
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BEDESCHINI
Umberto Chierici
Famiglia di artisti, operosa in Abruzzo nei secc. XVI-XVII.
Giulio cesare: non si hanno notizie della sua vita; il Crispomonti lo dice piemontese, c, iunto in Abruzzo al [...] conferma nei caratteri della sua opera, che traduce intermini di garbato provincialismo la tarda atmosfera cigolesca, nella quale alla originaria tradizione riformata diSantidiTito erano andati saldandosi dapprima taluni accordi veneti e, verso ...
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BUTTERI, Giovanni Maria
Silvia Meloni Trkulja
Nacque, probabilmente a Firenze, da Pierantonio di Cresci, staderaio di Sansepolcro, intorno al 1540 0 poco dopo, se nel 1563 poteva lamentare di non esser [...] , battute da una luce dura e chiara a rivelarle come prismi pietrosi: e solo talvolta l'ariosità e la semplicità diSantidiTito, acutamente additato dal Baldinucci come altro polo dei suoi interessi, attenuano la durezza e la scarsa felicità ...
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DE' SERVI, Costantino
Silvia Meloni Trkulia
Figlio di Francesco, nobile, nacque nel 1554 a Firenze, dove la famiglia risulta iscritta al catasto fin dal 1457. Lavorò come pittore, scultore e architetto. [...] oltramontani" conservati da Girolamo Pieralli (figlio del genero del D.), si conferma allievo forse diSantidiTito e influenzato da Fr. Pourbus, ma è chiaro che i suoi molteplici talenti (inficiati però da un carattere diffidente, maneggione ...
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BUTI (Butti), Lodovico
Silvia Meloni Trkulja
Pittore fiorentino, nato verosimilmente tra il 1550 e il 1560, morto il 9 ag. 1611. Sono documentate sue cariche nell'Accademia del disegno dal 1582 al 1610, [...] quindi lungo tutto l'arco della sua attività. Il B. fu alla scuola diSantidiTito ed esordì come aiuto di Alessandro Allori - insieme con G. Bizzelli, G. Butteri, S. Pieri - nella decorazione a grottesche dei soffitti della Galleria degli Uffizi ( ...
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ISAC, Antonio
Rossella Canuti
Nacque a Parma il 4 luglio 1788 da genitori francesi, Guillaume di Carcassonne e Marianne Peingard di Chambéry, addetti al servizio della corte borbonica.
Nella Parma del [...] l'I. e Toschi si dedicarono principalmente all'incisione di ritratti di personaggi famosi (conservati alla Galleria nazionale di Parma): Ferdinando Paër (da F. Gérard), Niccolò Machiavelli (da SantidiTito), Vittorio Alfieri (da F.-X. Fabre), Carlo ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...