Uomo politico (Santiago del Cile 1825 - ivi 1877). Liberale, dovette emigrare per la sua opposizione al governo di M. Montt; tornato in Cile, fu deputato nel 1861, ministro della Giustizia, dei Culti e [...] dell'Istruzione pubblica durante la guerra con la Spagna (1865) e nel 1871 fu eletto presidente della Repubblica. Circondatosi di elementi radicali seguì una politica di netto laicismo; riformò inoltre ...
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Teologo gesuita (Santiago del Cile 1731 - Imola 1801); stabilitosi a Imola dopo l'espulsione dei gesuiti dalle terre spagnole, scrisse un'opera, La venida del Mesias en gloria y majestad, che comparve [...] postuma sotto lo pseudonimo Juan Josaphat Ben-Ezra (la prima ed. fu senza luogo né data; ma l'opera ebbe poi varie edizioni: 1816; 1826, ecc.) e in cui l'autore, riallacciandosi all'autorità di Giustino, ...
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Scrittore cileno (Valparaíso 1884 - Santiago 1963). Dai racconti di Un perdido (1918), nei quali trasfuse con sensibilità la sua esperienza di vita, a El hermano asno (1922), a Páginas de un pobre diablo [...] (1923), a Famarugal (1944), la sua arte si andò sempre più affinando verso uno psicologismo d'intonazione decadente. Il successo di Los hombres del hombre, del 1950, indusse la critica a una nuova lettura ...
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Uomo politico cileno (n. Santiago 1793 - m. presso Valparaíso 1837). Conservatore, ministro dell'Interno (1830) con J. Ovalle e poi con J. Prieto, con il quale fu anche vicepresidente (1831), fu per anni [...] il vero responsabile della vita politica ed economica del Cile. Ispiratore della costituzione centralista del 1833, che sancì il predominio della Chiesa e dei proprietarî terrieri, P. creò la Guardia nazionale ...
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Scrittore venezuelano (Caracas 1781 - Santiago del Cile 1865). Visse a lungo a Londra dove fu in rapporto con Bolívar. Nel 1823 vi fondò la Biblioteca Americana e nel 1825 il Repertorio Americano. Tornato [...] in patria creò una università laica di cui fu nel 1843 il primo rettore. La sua personalità prepotente di filologo (scrisse, tra l'altro, una Gramática de la lengua castellana, 1847, e intraprese la ricostruzione ...
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Uomo politico cileno (Santiago 1911 - ivi 1982). Esponente della corrente social-cristiana del partito conservatore, nel 1935 fondò il movimento giovanile della Falange nacional, che nel 1938, contro le [...] tendenze autoritarie del partito, si staccò da esso con indirizzo autonomo social-cristiano. Ministro dei Lavori pubblici (1945-49), senatore dal 1949, nel 1958 - trasformatasi la Falange in partito democratico ...
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Atleta italiana (n. Santiago de Cuba 1983). Nata a Cuba ma di cittadinanza italiana per matrimonio, ha iniziato la carriera nell'atletica leggera nel suo Paese d'origine eccellendo nelle specialità veloci, [...] e ottenendo ai campionati centroamericani e caraibici (CAC) disputati a Nassau nel 2005, in rappresentanza di Cuba, il bronzo nei 400 metri piani e nella staffetta 4 x 400. In Italia ha riportato brillanti ...
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Drammaturgo cileno (Santiago del Cile 1926 - ivi 2016). Ha privilegiato nelle sue opere l'analisi sociale e psicologica dello scontro tra la classe media cilena e le nuove forze che ne minano l'egemonia [...] (Discípulos del miedo e Miedo de lechuzas, 1957; Parejas de trapo, 1959; Los invasores, 1963; Flores de papel, 1968; El sobre azul, 1978; Álamos en la azotea, 1981; La balsa de la Medusa, 1984; Háblame ...
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Poeta cileno (Santiago del Cile 1929 - ivi 1988). Collocatosi inizialmente nella tradizione dell'antipoesia di N. Parra, fu autore di diverse raccolte, dalle giovanili Nada se escurre. 1947-1949 (1949) [...] e Poemas de este tiempo y de otro. 1949-1954 (1955), a quelle della raggiunta maturità espressiva: La pieza oscura. 1955-1962 (1963); Poesía de paso (1966); La musiquilla de las pobres esferas (1969); ...
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Scrittore cileno (Santiago 1924 - ivi 1996). Inizialmente influenzato da W. Faulkner, anch'egli rappresentò nelle sue opere (il romanzo Coronación, 1958, il racconto El lugar sin límites, 1967) un "profondo [...] Sud" dove la tradizione agricola, con le sue implicazioni religiose, si mescolava oscuramente alla vita dei nostri tempi industrializzati, generando un composto magmatico e contraddittorio che a sua volta ...
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decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali ed è famoso anche per i suoi...
giubileo
giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....