Uomo politico cileno (Santiago 1848 - Brema 1910), figlio di Manuel. Avvocato, più volte deputato (dal 1876), membro attivo del Partido nacional, ministro di Giustizia e Istruzione pubblica (1886) e di [...] Industria e Lavori pubblici (1887), partecipò alla rivoluzione del 1891, fu poi ministro plenipotenziario negli Stati Uniti e ministro degli Interni del presidente J. Montt; infine presidente della Repubblica ...
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Socialista francese (Santiago de Cuba 1842 - Draveil, Essonnes, 1911), discepolo di P.-J. Proudhon e genero di K. Marx. Membro attivo della prima Internazionale e promotore, con J. Guesde, del partito [...] operaio francese (1880), fece sempre propaganda socialista e rivoluzionaria e fu più volte condannato; nel 1899 si oppose accanitamente all'entrata dei socialisti nel governo. Contribuì alla divulgazione ...
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Uomo politico cileno (n. Santiago 1800 - m. 1889); diplomatico in Francia (1829), Argentina (1836) e Stati Uniti, fu quindi ministro delle Finanze (1845) e degli Affari esteri (1849). Presidente della [...] Repubblica nel 1861, fu rieletto nel 1866 e governò fino al 1871. Presidente del senato (1875). Si separò dalla rigida linea conservatrice dei predecessori; cercando la collaborazione dei liberali, proclamò, ...
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Uomo politico cileno (Santiago del Cile 1850 - ivi 1901). Figlio di F. Errázuriz Zañartu, fu deputato nel 1885, ministro della Guerra e Marina (1890), attivo avversario di Balmaceda nella rivoluzione del [...] 1891, senatore e ministro di Giustizia con J. Montt, e presidente della Repubblica dal 1896 al 1901. Il suo governo, di impronta liberale, fu caratterizzato da controversie internazionali: oltre alla questione ...
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Uomo politico (Santiago del Cile 1825 - ivi 1877). Liberale, dovette emigrare per la sua opposizione al governo di M. Montt; tornato in Cile, fu deputato nel 1861, ministro della Giustizia, dei Culti e [...] dell'Istruzione pubblica durante la guerra con la Spagna (1865) e nel 1871 fu eletto presidente della Repubblica. Circondatosi di elementi radicali seguì una politica di netto laicismo; riformò inoltre ...
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Uomo politico cileno (Santiago 1911 - ivi 1982). Esponente della corrente social-cristiana del partito conservatore, nel 1935 fondò il movimento giovanile della Falange nacional, che nel 1938, contro le [...] tendenze autoritarie del partito, si staccò da esso con indirizzo autonomo social-cristiano. Ministro dei Lavori pubblici (1945-49), senatore dal 1949, nel 1958 - trasformatasi la Falange in partito democratico ...
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Uomo politico cileno (n. Santiago 1793 - m. presso Valparaíso 1837). Conservatore, ministro dell'Interno (1830) con J. Ovalle e poi con J. Prieto, con il quale fu anche vicepresidente (1831), fu per anni [...] il vero responsabile della vita politica ed economica del Cile. Ispiratore della costituzione centralista del 1833, che sancì il predominio della Chiesa e dei proprietarî terrieri, P. creò la Guardia nazionale ...
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Ufficiale di marina, di origine francese (Niort, Deux-Sèvres, 1753 - Cordova 1810), al servizio della Spagna (dal 1775). Nel 1806-07 combatté contro gli Inglesi, che avevano occupato Buenos Aires, prima assediandoli e costringendoli a capitolare, poi respingendone un nuovo attacco. Nominato viceré, tenne la carica dall'ag. 1807 al genn. 1809, quando fu deposto dalla giunta centrale di Buenos Aires. ...
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Uomo politico cileno (Petorca 1809 - Santiago 1880), ministro degli Interni e della Giustizia (1841-51), poi presidente della Repubblica (1851-61). Promulgò (1857) il codice civile, redatto da Andrés Bello, [...] lo sviluppo economico, industriale e culturale del paese. Governò con metodi autoritarî e dovette soffocare due rivolte liberali (1851 e 1859). Successogli J. J. Pérez, M. fu ancora presidente della corte suprema di giustizia di Santiago (1861-80). ...
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Uomo politico cileno (Linares 1877 - Santiago 1960). Presidente del Consiglio (1927), vicepresidente della Repubblica e, dopo le dimissioni di Figueroa Larraín, presidente della Repubblica (1927). Governò [...] dittatorialmente fino al 1931, quando fu costretto alle dimissioni. Firmò col Perù il trattato (1929) che poneva fine alla controversia per Tacna e Arica. Di nuovo presidente dal 1952 al 1958, condusse ...
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decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali ed è famoso anche per i suoi...
giubileo
giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....