Un ulteriore esempio, riportato nel libro Donne e Bibbia nel Medioevo (secoli XII-XV). Tra ricezione e interpretazione, di come determinate riletture si cristallizzino per tradizione è quello della figura [...] . Ciò che fa riflettere è la risposta dell’inquisitore “est notorium etiam pueris” a Caterina Bonivarda quando afferma dinonsapere cosa facessero le masche. La formula significa è “noto anche ai fanciulli”. Dunque per notaio e inquisitore tutti ...
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«Einstein attacks quantum theory»: così titolava il New York Times la mattina del 4 maggio 1935. Il riferimento era ad un articolo in pubblicazione in quegli stessi giorni sulla prestigiosa rivista Physical [...] , detto teorema di no-signaling o dinon-comunicazione, afferma che in sistemi quantistici non è possibile trasmettere quantistici e la crittografia quantistica.Per sapernedi più:Testi di carattere divulgativo sulla meccanica quantistica e sul ...
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Nella stanza dell’imperatore di Sonia Aggio, edito da Fazi, è uno dei romanzi entrati nella dozzina del Premio Strega di quest’anno.Simona Cives, presentandolo alla giuria, lo ha descritto così: «Il libro, [...] non può occupare quello spazio, non ne ha le caratteristiche e perciò esce quasi subito dalla narrazione. Solo Eudocia, figura a cavallo tra due mondi, riesce ad avvicinare le due sfere.IM: Sono curiosa disapere il lettore. Per sapernedi più:Nata a ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] io dell’arte divinatoria non capisco nulla.»Tutte le traduzioni dal greco antico sono dell’autore dell’articolo.Link Treccani utili:“episodio”: https://www.treccani.it/vocabolario/episodio/ (accezione 1.a)Per sapernedi più: Si consiglia innanzitutto ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] canali televisivi ci si è sempre più imbattuti nel motto nietzscheano del “non ci sono fatti, ma solo interpretazioni”, che ha rivelato la sua che nel Manifesto è definito il realitysmo. Per sapernedi più:Maurizio Ferraris, Il manifesto del nuovo ...
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Per le persone che non si sono mai occupate di sementi è necessario sapere che nella produzione agricola non basta raccogliere i semi e ripiantarli: devono essere scelti. ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] fa è stato redatto ed istituito un curriculum di studi biblici non più in chiave religiosa, bensì in prospettiva secolare e «grammatica dell’esistenza» (Vignolo 1998).
Per sapernedi più:
Cersuolo, S. 1999. Wolf teorico della filologia classica ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] la sua imprescindibile dimensione teorica, allora affrontare le nuove sfide poste dal presente risulterà molto difficile, se non impossibile.
Per sapernedi più:
Principale fonte dell’articolo è: C. Sorba e F. Mazzini, La svolta culturale. Come è ...
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«Un sapere sul linguaggio appartiene ai fondamenti della coscienza filosofica»: è questa l’assunzione fondante nel pensiero di Karl Theodor Jaspers (1883-1969), psichiatra e filosofo, autore di quell’opera [...] inno vedico a Vac («la Voce»), traspare l’opinione che tutte le cose dell’universo siano pervase da un’intrinseca vocalità, risuonino di un loro nome; nell’esordio del Genesi la divinità biblica non crea mediante un fare, ma con il semplice parlare». ...
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«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] collaborazione con Leo Schena.
Nel presente articolo ho inoltre citato il saggio di Mazzoleni «“Se lo sapevonon ci venivo”: l’imperfetto indicativo ipotetico» in Linee di tendenza dell’italiano contemporaneo. Atti del XXV Congresso internazionale ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...
ITALIA
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