GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] e ai Torrentino se avessero nulla in contrario: mentre i secondi, non sollevarono obiezioni, i Giunti fecero sapere che avrebbero preferito che l'attività del Bonetti si limitasse alla sola stampa di opere nuove, ma il Bonetti ottenne poi i privilegi ...
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GIOVANNI da Augusta
Laura Antonucci
da Ignoriamo l'anno della sua nascita; era figlio di Giovanni e proveniva dalla città di Augusta, in Baviera, che potrebbe essere sia il suo luogo di origine, sia [...] sarebbero derivati dalla stampa e dalla vendita di Breviari, prevista nell'ordine di un migliaio di copie; tuttavia non è dato sapere se gli intenti di questa società furono realizzati, dal momento che non è stata individuata neanche una copia dei ...
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CONTI (Conte, del Conte o anche, in forma latina, Comitis o de Comitibus), Federico de'
Paolo Procaccioli
Nato a Verona in un anno che G. Annibaldi (basandosi sull'età dei figli) indica di certo anteriore [...] reali. Nonostante condizioni così vantaggiose, la sua attività di tipografo non riuscì a consolidarsi e la sua fortuna decadde molto scandita, per quel che è dato sapere, dalla stampa della Divina Commedia (in 4°, di cc. 220, terminata il 18 luglio ...
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FABBRI, Ercole Federico
Luciano Bonuzzi
Nacque a Ravenna il 26 ott. 1840 da Giovan Battista, allora primario chirurgo della città, e da Rosa Minarelli.
Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia [...] di ricerca e nuovi problemi clinici. In questo periodo di rapido rinnovamento la diretta e immediata comunicazione del sapere F. affrontò anche problemi di ordine organizzativo: durante la sua direzione, superando non poche difficoltà e vari ostacoli ...
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DELLA VALLE, Martino
Paolo Viti
Nacque in Monferrato, probabilmente intorno alla metà del sec. XV; le uniche notizie biografiche su di lui si ricavano dalla sua attività di tipografo, operoso nel penultimo [...] come a Pinerolo e a Casale, la stampa non ebbe molta fortuna, dopo esservi stata introdotta da Giovanni Fabi, che, nel 1479, vi aveva pubblicato l'Interpretatio in Alexandrum di Facino Tiberga.
A quanto ci è dato sapere, a Saluzzo il D. fu stampatore ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...