CORNELIO, Tommaso
Vittor Ivo Comparato
Nato a Rovito, nei pressi di Cosenza, nel 1614, il C. fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del XVII secolo nell'area meridionale. Della sua giovinezza [...] , dalla quale si esce solo a prezzo dinon certissime supposizioni. Inviando al Severino una compassata di forzare la ritrosia dell'autore e di dare un senso politico alla operazione di distacco da una vecchia organizzazione culturale e da un sapere ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] la F. e il consiglio dell'Istituto. La sua posizione non era delle più facili: vista con sospetto dai clericali per C. Barbarulli, C. F. Ferrucci accademica della Crusca: il "sapere" di una donna nell'800, in La Crusca nella tradizione letteraria e ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] 'educazione si accoglie la lotta suprema della civiltà". L'adeguazione di una nuova civiltà alla situazione e alle richieste del progresso, qual è stato determinato dal sapere scientifico, non può avvenire che per il tramite dell'educazione; d'altra ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] validità conoscitiva del sapere scientifico dava ulteriore e significativa conferma. Né si trattava, invero, di un interesse astrattamente 1933). Nel Leibniz il B. intravvide ciò che non aveva potuto trovare nello spinozismo e gli era tuttavia ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] umano; gli antichi hanno saputo tradurre in modo esemplare la ‘natura’, nel senso che hanno saputo individuare l’essenziale ed esprimerlo che per collocarsi in un’epoca di tensioni e trasformazioni decisive non può non rispecchiarne i conflitti e i ...
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Pratica e forma disapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] voleva individuare la fase più primitiva della religione non più nella distinzione di un’‘anima’ personale dalle cose che ne il risultato – del nuovo sapere scientifico e segna la fine della mentalità magica. Come simbolo di un conoscere che pone l’ ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] sapere scientifico, ed entrambi si opponevano all'approccio cinetico-molecolare nella teoria del calore. Descriverli come rappresentanti di Ciò che è realmente presente in B non deve quindi dipendere dal genere di misure eseguite nella regione A, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] interpretazioni della natura dello Stato, che può essere inteso non solo come potere legale e come autorità morale, ma 1980 nelle sue relazioni con altri campi del sapere, Atti del Convegno, Anacapri 1981, a cura di N. Bobbio et al., Napoli 1982, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] che chi crede la materia pensante, non solo non avanza nulla di strano, di ricercato, di recondito, ma avanza una cosa ovvia, , che dissolve ogni presunzione antropocentrica alla luce di un solido sapere astronomico, e l’impeto civile rivolto a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] in maniera decisa la volontà pedagogica non solo di ispirare nei giovani un anelito nei confronti del sapere speculativo, ma anche di formarli concettualmente alla ricezione di tale sapere e di fornire loro gli strumenti critici indispensabili ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...