conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] le ipotesi.
Per un verso Galilei fu dunque un razionalista: egli sapeva che per scoprire le leggi della natura non basta raccogliere dati tramite l'osservazione, ma dobbiamo disporre di un'ipotesi, che nasce da un ragionamento astratto. A differenza ...
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Filosofia
L’originario significato del termine i., dissimulazione e insieme anche interrogazione, si conserva solo nell’espressione i. socratica. Il carattere dell’i. contraddistingue anzitutto il procedere [...] la presunta sapienza altrui mostrandola inferiore al suo stesso saperedinonsapere; compenetra poi anche il pensiero platonico, per lo meno negli aspetti polemici, quando Platone finge di assumere come vere le dottrine altrui che intende combattere ...
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Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] tutto ciò che è detto positivo. Al culmine si fa innanzi il saperedinonsaperedi Socrate, come compagno essenzialmente necessario alla fede. Gesù è per S. anzitutto, originariamente, il rivoluzionario morale, colui che ha vissuto fino alla fine l ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] in Olanda, un paese protestante sul quale la Chiesa Romana non aveva alcuna autorità. Elzevier iniziò subito la stampa, mentre Galilei finse di essere sorpreso e dinonsapere come il manoscritto avesse lasciato l'Italia. Nonostante sia improbabile ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] (e in Mill più ancora che in Comte) è la propensione agnostica: la spiegazione razionale non esclude un certo margine dinon-sapere e di inverificabilità.
Un atteggiamento analogo si riscontra anche in altri pensatori che si richiamano al positivismo ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] Classificare secondo categorie si legge:
La saggezza superiore consiste nel saperedinonsapere. Il peggior errore è credere di conoscere quando non si conosce. In effetti molte cose non sono quello che sembrano […]. Ecco perché né l'induzione né ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] anche rinunciare del tutto a quegli studi. Tuttavia, anche nel mondo latino a questa presa di distanza da un certo ideale disaperenon corrisponde una sfiducia assoluta nelle capacità della ragione. Lo stesso Tertulliano afferma, per esempio, che ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] sfondo'); tale grado è talvolta designato col nome di ‛grado di conferma' (degree of confirmation). Il problema della relativizzazione del grado di conferma in rapporto al ‛saperedi sfondo' non è stato risolto dagli induttivisti; nella loro polemica ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] risorse concettuali già fornite dal linguaggio non filosofico ordinario, ed erano formulate in termini di gran lunga più rozzi e poveri di quanto le risorse già disponibili non consentissero. Austin non sosteneva disapere in che modo sarebbero stati ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] descriptio (1619). L’ideale di una grande riforma del sapere, al fine di promuovere la conoscenza della natura e . con il mito e anche la creazione fantastica a tema politico non si è più volta verso un mondo ideale, dove siano risolte ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...