BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] trasferisce a Parigi, alla corte di Francia, dove si vanterà d'aver sostenuto pubbliche dispute alla presenza del re (pare inoltre che avesse letto nello Studio parigino). L'8 aprile fa sapere all'Aretino che quella non è occasione da mandar perduta ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] Gli dèi non se ne vanno - scriveva nel 1914 -. Questo non è il crepuscolo del tramOnto, ma quello di un'aurora lui - ha scritto Luporini -, classicamente, universalità del sapere in cui ogni singolo deve potersi riconoscere; universale discorso umano ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] IV, in unico tomo, ibid. 1924; i voll. V-VI non furono mai scritti "per mancanza di lena"; VII-XII, parte I, La conoscenza empirica della realtà giuridica posto e il valore del diritto nel sistema totale del sapere (I sommarii, p. II, p. 114).
Sempre ...
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CHIOCCHETTI, Emilio
Carlo Coen
Nacque a Moena (Trento) il 20 sett. 1880 da Lorenzo e Maddalena De Francesco. Vestì l'abito francescano nel 1895 e l'anno successivo si trasferì a Rovereto per termnare [...] la modernità e la concretezza storica del sapere. Ma quanto ai principli noi non abbiamo nulla da imparare; noi ci scritti del e sul C. è apparsa nel 1968 a cura di G. Consolati: Bibliogr. di p. E. C. filosofo trentino (Moena 1880-1951). Trento 1968 ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] si chiuse in un ventennio di solitudine a causa del quale non è possibile tracciare l'evoluzione intellettuale circa duemila pagine precedute dal motto leibniziano: "è una grande scienza sapere ciò che si sa". Era da poco uscito il secondo volume, ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] tra il 1205 e il 1213, su invito di alcuni dotti di Provenza che non avevano apprezzato la letteralità della sua traduzione.
del contrasto tra i dati della tradizione biblica e il sapere scientifico. La soluzione proposta da Samuel ben Judah Ibn ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Enrico Castelli Gattinara
PADOVANI, Umberto Antonio. – Nacque il 27 novembre 1894 ad Ancona da Attilio e da Elisabetta Rossati, in una famiglia tradizionalmente patriarcale [...] in difesa del cristianesimo che conosceva non erano in grado di fare fronte adeguatamente agli attacchi della filosofia campi del sapere (atti del convegno, Anacapri 1981),Napoli 1988, pp. 288-295; U.A. P. nel centenario della nascita, a cura di P. ...
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EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] alcune categorie fondamentali del sapere occidentale: attualità (io, soggetto) e tempo (divenire). Il rapporto tra passato e presente viene risolto in quello tra "memoria e atto" come coscienza di sé: il divenire non può essere ridotto a realtà ...
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JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] sapere. Era, infatti, diciottenne quando "il filosofo" dell'imperatore, sembra Michele Scoto, volle entrare in contatto epistolare con lui, sottoponendogli una questione di , 1996, p. 203).
Egli non teme di sottoporre a critica la fisica aristotelica, ...
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CATTANEO (Cataneo), Giovanni
Cesare De Michelis
Figlio di Tommaso, incerta è la data di nascita, anche se R. Mortier, sulla base di una allusione autobiografica (cfr. Alessifarmaco, p. 28), ha potuto [...] del suo tempo non conosce dubbi o incertezze e coinvolge ogni aspetto del sapere e della civiltà, 149; Memorie dell'I. R. Accad. dei SS. LL. ed AA. degli Agiati di Rovereto, Rovereto 1901, p. 428; R. Saccardo, La stampa period. veneziana..., Padova ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...