Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] se ricerche più fortunate delle mie potessero dargli un nome credo che questo non aggiungerebbe nulla a quanto possiamo saperne attraverso quel suo modo di vedere e di raccontare, così, appunto, anonimo). E come avviene un po' per tutte le opere ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] di ventilazione, basse ringhiere, scaffali di altezza appunto «normale». Poco dopo, veniamo a sapere e Krishna e Sita e Laila e Majnu; e anche (poiché non possiamo dire dinon essere stati toccati dall’Occidente) Romeo e Giulietta e Spencer Tracy ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo III
Carmelo Cappuccio
Questo nuovo tomo di memorialisti dell'Ottocento si aggiunge a due precedenti già apparsi in questa stessa collana. Si amplia così uno sfondo [...] di far bene; un'ansia di salire e disapere, e anche perciò l'ammirazione per gli uomini dotti, un desiderio di sprone assiduo nei suoi studi sul Nievo. Ma, a proposito di retorica, non bisognerà dimenticare le molte pagine in cui il Mantovani addita ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] e più noto: la fiaba.
Chi è il poeta?
Se vogliamo sapere com'è fatto il mondo possiamo rivolgerci a uno scienziato, a un le donne erano spesso emarginate dai circoli letterari e temevano dinon essere lette.
Storie da grandi
Da sempre, due grandi ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] che più importa nella storia delle lettere si è, non già il sapere se il tale o il tal libro sia bello o non sia, ma bensì disapere che cosa sia, come sia, perché sia" (Di una trattazione scientifica della storia letteraria). La letteratura, però ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] svolte, attento a ogni aspetto del sapere, in particolare a quello legato alle scienze esatte e alle scienze naturali. Il disegno di Cosimo era infatti quello di interessare i suoi sudditi ad argomenti che, non avendo niente a che fare con la ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] il rientro in Italia, risale l'invito rivolto al D. dall'università di Perugia ad occupare la prima cattedra ufficiale di greco, istituita appunto da quella università: ma non è dato sapere se il D. abbia assunto o no quell'insegnamento.
Dopo questa ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] maestro offeso, il C. scrisse in questa occasione un opuscolo, di cui non conosciamo né il titolo, né il testo; anche se la sapere scolastico bizantino e che il C., senza alcuno scrupolo di rispetto testuale, infarcì di glosse e di interpolazioni ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] , variamente distribuiti in tutti i gradi del sapere e della consapevolezza tecnica, dai più alti ai più bassi: segno di una straordinaria vivacità e irrequietezza diffusa, e anche (fatto nuovo, e che non si verifica in ugual misura in nessun altro ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] sulla Vanità del mondo e un sonetto sul Secol guasto che non aggiungono nulla a uno dei temi più intensi della poesia secentesca la preparazione culturale del segretario, che deve saperedi retorica, politica, legge, matematica, cosmografia, ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...