sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] ontologico e privilegiando l’interpretazione dei fenomeni, non rinunciano al sapere nomologico, cioè agli strumenti della generalizzazione empirica e della causalità sotto forma di leggi.
Altri autori, sempre in Germania, contribuirono al progresso ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] libertà e la creatività dello spirito che il poeta sa dinon poter realizzare adeguatamente in nessuna costruzione o realtà finita.
storia lo sviluppo di un piano razionale, più che divino, volto alla realizzazione di un sapere assoluto che è ...
Leggi Tutto
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] dallo sfruttamento, quello del progresso come indefinito miglioramento delle condizioni di vita, quello della dialettica come legittimazione del sapere in una prospettiva assoluta. Non più legata ai grandi progetti, l’età p. si caratterizzerebbe ...
Leggi Tutto
Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] una attività poetica del resto poco significante. Non altrettanto è da dirsi del Tagebuch W.v.H.s von seiner Reise nach Norddeutschland im Jahre 1796 (post., 1894), testimonianza di un sapere stilistico talora addirittura esemplare. Grande importanza ...
Leggi Tutto
Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] sapere anche settoriale ed esclusivo che già affollano lunghi scaffali domestici. Il mercato ha anticipato i tempi dell'utopia, ma forse non l'ha realizzata. L'editoria, una volta promotrice di opere di critica, ne risente; si attiene agli indici di ...
Leggi Tutto
Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] un'estetica del sapere e innescarono quella tensione illuminista che, a partire dagli Elémens de la philosophie de Neuton (1738) di Voltaire, influenzerà un ampio versante della letteratura non solo francese. Ma se l'autore di Candide considerava il ...
Leggi Tutto
Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] e tanto curiosa».
Sarebbe eccessivo vedere nelle intenzioni di Galileo e dei galileiani un programma di allargamento democratico del sapere che non corrisponderebbe alle condizioni di diffusione e di densità della cultura nel Seicento. Già coloro che ...
Leggi Tutto
Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] la terra (vv. 22-24); anche il clero è falso e avido e non intende partire.
[4] *1213, primavera-1214, luglio: [BdT 323.22] parere, giacché "sa più degli altri e conserva senno e sapere e tutto ciò che c'è di bene" (vv. 9-12 [49-52 ediz. Shepard- ...
Leggi Tutto
Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] il Petrarca esprime la propria ammirazione per loro e il rimpianto dinon paterne leggere le opere per intero, ma talvolta anche i un tono di derisione. La risposta veramente ci è data dal Petrarca stesso subito dopo, quando ci fa sapere che Socrate ...
Leggi Tutto
GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] gli avevano offerto il magistero di un crocianesimo che sapeva sposarsi con una severa tradizione di braccio di ferro - non certo privo di rischi, tra Bottai che cercava di dare spazio ai giovani e alcuni di questi che cercavano, dal canto loro, di ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...