Scrittore (Parghelia 1738 - Tropea 1805). Insegnò all'università di Napoli filologia (1791), poi (1793) economia e commercio. Sebbene sacerdote, fu propugnatore delle idee repubblicane e massoniche e fondò [...] a Marsiglia). Tradusse da Pindaro, da Orazio e dal Vangelo; scrisse drammi (Il ritorno di Ulisse), poemi (Paolo o dell'umanità liberata), liriche, libri di propaganda (Saggio dell'umano sapere), di economia e di filosofia: tutto dinon grande pregio. ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, nonsapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] 'affermarsi della filosofia e della retorica e rimase sempre l'indispensabile base del sapere. Attorno alla poesia di O. andava costituendosi una unità dei Greci che non esisteva nella politica e nei costumi; per studiare O. nacquero la filologia e ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] rapporti tra determinati contesti sociali e particolari forme di comunicazione linguistica caratterizza molte società legate a modalità orali di trasmissione del sapere. In molte società non occidentali tale attenzione impone ai parlanti l’adozione ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] , le corti medievali).
Dai tanti approcci multilaterali, da cui si ricava il quadro di un sapere dilatato ma non più uniforme, senza segni di riconoscimento caratterizzanti, il Medioevo letterario si rivela un periodo raffinato e colto, studiosissimo ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] è l'implicito, vale a dire il manifesto - presente nella cosa detta e non dietro di essa - che non abbiamo saputo vedere a prima vista. Il latente è un'evidenza che attende di essere posta in evidenza" (Starobinski 1966; trad. it. 1975, p. 316).
Il ...
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MUNI, Paul
Gian Luigi RONDI
Nome d'arte di Muni Weisenfreund, attore cinematografico (dal 1928) e teatrale, nato a Leopoli il 22 settembre 1897, negli Stati Uniti dal 1902.
Maschera dura, scavata, incisiva, [...] controllata maniera, Pasteur (1936), Emilio Zola (1937) e B. Juárez in Il conquistatore del Messico (1939), che appartengono alla seconda. In Avventura infernale (1946), ha mostrato dinonsapere ormai abbandonare certi atteggiamenti troppo coloriti. ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] produzione poetica, particolarmente apprezzata dai contemporanei che non esitarono a considerarlo, come scrisse Benedetto Varchi, l'acutezza della riflessione di F. su tematiche d'attualità come la tensione tra sapere filosofico e attività ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] attribuire ai principi secolari prerogative che i loro predecessori nonsapevanodi avere?91 Anche i recessi imperiali sarebbero di per sé poco significativi, perché Carlo V non ebbe mai l’intenzione di dare inizio a un concilio generale affinché si ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] e combinazione: che può muovere al massimo l'ammirazione («quanta sottigliezza non si deve invero a Dante!»), non il consenso.
Io parlo di quanto profitto ha saputo trarre il Pascoli dalla gabbia dorata in cui, con lucida consapevolezza ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] C., che l'accettò sempre solo come un riparo dai pesanti castighi ai quali altrimenti si sapeva esposto, non riuscì di portarla a termine. Il gioco delle finzioni non arrivò a tanto.
Il trattato si conserva nel codice Boncompagni D 10 come un ammasso ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...