La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] di creazione sia di quelle di trasmissione e di ricezione del sapere; esistono quindi due modi assai diversi di definire tale concetto. Rispetto alle origini si tratta di una scienza o di un sapere derivati da tradizioni popolari anonime, che non ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] si è presentato sempre, lungo il corso di tutta la sua storia, non solo come strumento di 'evasione', ma anche come repertorio di un verosimile sociale e relazionale, una sorta di grado zero di quel sapere sul sociale che è presente nella cultura ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] 68), alludono, come le precedenti e le successive, al soggiorno di Cristo sulla terra, e non all'età che l'autore avrebbe avuta al momento della sua del religioso, la superbia dei sapere universitario, la bramata fama di santità" (Contini).
Un'aspra ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] coetanei nobili, giudicava dinon avere in patria sufficienti prospettive di affermazione personale. L' di "cortegiare" il papa o un cardinale di prestigio, egli si schermisce, accennando al "mio poco sapere, in questa età et in questa esperienza di ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] per le cose patrie infiammati i siciliani, non avessero potuto contenersi di pubblicare per l'Europa tutte quelle magnanime imprese, e di tramandarle ai posteri coi loro scritti". Gli Aragonesi sapevanodinon poter reggere il potere senza "uno ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] fiorentina fra Trecento e Quattrocento. Venuto a sapere dell'esistenza di una traduzione aragonese delle Vite parallele, latina del testo, da affidare a un membro della sua cerchia. Non è ben chiaro per quale motivo, in luogo della versione latina, ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] con cui poter ovviare alle carenze della "mai sicura memoria", conservando quel sapere che "con acerbissima fatica s'acquista".
Il lavoro, per il quale il C. si lamentava dinon aver trovato nessuno che gli avesse prestato "punto d'aiuto" e ricordava ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] per pigrizia mentale nel sapere dogmatico della tradizione scolastica, renderà Galileo di volta in volta insofferente, fosse trattenuto troppo a lungo a Roma, «non arebbono potuto far di meno dinon venire a qualche giustificazione de' casi suoi». ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] . E sebbene si estingua il soffio della vita, altrettanto non perisce il sapere; ciò che termina nell'uomo non termina nel maestro" (ibid., pp. 392-393).
Niccolò da Rocca, il celebre allievo di Pier della Vigna (suo l'elogio del logotheta con la ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] acque, quei luoghi senza storia così poveri e antichi. Tutte le volte...". Non era un meridionalista, nonsapeva né di economia, né di riforme sociali. Il suo registro di ascolto era religioso, tale da fargli scrivere e parlare con una incredibile ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...