Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] gli uomini, perché sia possibile, entro i «cancelli» dell'umano sapere, «avanzare» verso una verità sempre «più chiara».
Se ora si prende questa confusa nozione di «progresso» - la parola però non è del Pallavicino, ma del Ciampoli - la quale, chi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] delle sue mille e più pagine il lettore non serba tanto memoria delle parti magiche […] né di quelle retoriche, galanti, descrittive, quanto di quelle [in cui …] l’ignoto rapsodo seppe veramente ‘hominem sapere’, l’uomo orientale o l’uomo tout court ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] si regge per le sole idee interne, cioè non dipende in nulla dai sensi» (Opere scelte di A. e G. Paradisi, Milano 1828, pp Italia nel primo Settecento: l’ateneo dell’uomo nobile di A.P., in Sapere e/è potere. Discipline, dispute e professioni nell’ ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] riuscire ad ottenere il perdono. Ma l'infante non volle saperne.
Il D. da parte sua sostenne sempre con accenti di verità di aver conosciuto Cagliostro a Trento presso il principe-vescovo, e dinon averlo in seguito incontrato che tre volte, solo per ...
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Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] appare più il problema della sola penisola, e il far la storia di essa è far storia europea: «Parrà alieno dal mio proposito, stato dinon toccare le cose succedute fuora d'Italia, fare menzione di quel che l'anno medesimo si fece in Francia; ma la ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] molto critico a questa presa di posizione, tuttavia decise dinon pubblicare la replica: "Quando lessi queste note a Pier Paolo, seduto davanti a me in una piccola stanza della redazione di L'Espresso, non potevo sapere che lo vedevo per l'ultima ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] fratello maggiore presso i personaggi romani più insigni per dignità e sapere, fra cui il Platina, Fosforo, Pomponio Leto.
A partire dal e cardinali, se non per la certezza di un grande guadagno, contemporaneamente si lamenta dinon esser riuscito a ...
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CASSARINO, Antonio
Gianvito Resta
Nacque a Noto, una cittadina del Siracusano, verso la fine del Trecento.
Il C. fu, quindi, concittadino (oltre che contemporaneo) di una cerchia di letterati decisamente [...] Platone di Diogene Laerzio. Pur sapendo che era già stata tradotta, il C. la intraprese lo stesso con la giustificazione che in Genova quella traduzione non era nota e, soprattutto, con la motivazione che avrebbe aggiunto alla Repubblica la Vita, per ...
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CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] le più riposte cose della romana istoria qualificossi il Niebuhr non solo con lo studio di tutti i classici scrittori in qualsivoglia ramo dell'antico sapere, ma eziandio vantaggiandosi della economia politica, della statistica, della cronologia ...
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MANZINI, Giovanni
Paolo Falzone
Nacque da Paoluccio intorno al 1362 a Motta, piccolo borgo della Lunigiana poco distante da Fivizzano.
Una trentina di sue lettere (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. [...] avrebbe tenuto lontano dall'Italia fino all'autunno dell'anno successivo, se non oltre. Si ignorano i motivi e le circostanze di questo viaggio, e tutto ciò che se ne può sapere è deducibile dalla documentazione raccolta nel Vat. lat. 14162, in gran ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...