Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] pronuncia quasi inglese, [ˈwai].
I nomi delle lettere appaiono in una varietà di espressioni e di frasi fatte: non capire un’acca, mettere i puntini sugli i (o sulle i), nonsapere l’abbiccì, non dire né a né ba, dalla a alla zeta, inversione a U ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] scorretta se ne si riferisce a un argomento retto dal verbo:
(3) di andarmene, non ne voglio sapere → ?di andarmene, non voglio sapere
Con avere il pronome ci è perlopiù facoltativo:
(4) c’ho fame → ho fame
Accanto a sì, ce l’ho, in risposta a una ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io? Sto a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare, e nonsapendo significare ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] il vero problema dello stile, per il linguista, consiste nel sapere se esistono degli usi del linguaggio in cui non sia possibile parlare di stile. Esiste, accanto allo stile, un non-stile? L'individuo può parlare senza manifestare la sua personalità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] un poema; calcolare i movimenti dei pianeti e divertirsi a teatro (Enciclopedia, a cura di P. Casini, 1968, p. 666).
Non solo, ma in nome della diffusione del sapere avviene che, da una parte, gli scienziati, in un’età che li elegge a benefattori ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...]
Il ritorno del G. a Roma si deve collocare non prima del 28 luglio 1465, con tutta probabilità nel 1467, in base alla già citata lettera al G. del 22 sett. 1467, nella quale il Filelfo raccontava di aver saputo dal Bussi che il G. era tornato a Roma ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] 'infinito e il gerundio potevano essere coniugati (sapéremo 'sapere noi', andàrevo 'andare voi', essèndono 'essendo lingua di cultura ma non è più parlato, segno di tenace resistenza e di inarrestabile decadimento.
L'arabo. In Sicilia non è ancora ...
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Popolazione dell’America Centrale, stanziata negli Stati messicani di Chiapas, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo, oltre che in Belize, in Guatemala, nell’Honduras occidentale e nel Salvador settentrionale.
Antropologia
Gli [...] declino di Teotihuacán, nel 6° sec., anche la civiltà dei M. subì un breve periodo di stagnazione, in cui per alcuni decenni non vennero risorse, sul monopolio del sapere religioso, elaborò un sistema cosmologico di rara complessità, sviluppando al ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] è possibile sapere in che giorno del mese di gennaio cade detta domenica, che serve a sua volta anche da punto di partenza attribuire. Naturalmente, il risultato di una qualsiasi operazione su l. non si potrà di solito valutare numericamente ma solo ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] 1541 la sua famosa Cosmographia universa (in 6 libri, con 471 incisioni e 26 carte), sintesi diligente, ma non critica, del sapere geografico del suo tempo. L'opera, scritta in tedesco, fu presto tradotta nelle principali lingue ed ebbe grandissima ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...