Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] va e tropp’altro che
non passerà la cruna …
Occorrono troppe vite per farne una
La lezione di Quintiliano entra saldamente nella pedagogia contate più di 150 (Curtius 1948; trad. it. 1992: 305-309). Esse riguardano per lo più il sapere astronomico e ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] voi togliete, si vuole sapere perché» (Novellino 820, 18).
In tutti gli altri casi i clitici pronominali e avverbiali di norma precedono il verbo, preverbale con i verbi di modo finito e postverbale con quelli di modo non finito e l’imperativo ...
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dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] -) o alla fine (suffissi, come ‒tore, -bile, -ista) consentono di formare nuove parole.
Le regole della consultazione
Sapere com'è fatto un dizionario è fondamentale per poterlo usare. Infatti non vengono registrate tutte le forme che una parola può ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] e riflessioni morali, resoconti di esperienze, asserzioni riguardanti un sapere specifico» (Mortara Garavelli (Canz. CXLVII, 11)
(b) la repetitio:
(16) ché ben pò nulla chi non pò morire [ultimo verso del sonetto] (Canz. CLII, 14)
(c) l’antitesi ( ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] un incremento sia del numero di individui capaci di scrivere e per lo più anche di leggere (in ogni tempo le due operazioni non coincidono sempre e comunque), sia della quantità di prodotti scritti. Un aumento di scritte esposte alla pubblica lettura ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] epoca ellenistica e che non era il prodotto di esercitazioni retoriche né lo sviluppo di racconti di viaggi e dell'elegia che, mantenendo la sua impronta, abbracciano i diversi campi del sapere (Merendino, p. 283).
A queste appartiene il Dizionario ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] 1487 doveva circolare un'altra edizione di cui non risultano oggi esemplari, ma di sicuro attestata da almeno un'altra incompleto]), dove gli studenti potevano avere facile accesso al sapere profuso nell'opera maggiore, ridotta in ordine alfabetico.
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] respinta come vuota e inconsistente. Nessuno, infatti, può sapere che cosa una persona avrebbe scritto, se fosse nata Le t. ispirate ai principi romantici si rivelarono però spesso dinon facile lettura, al punto che la critica ai risultati finì con ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] una attività poetica del resto poco significante. Non altrettanto è da dirsi del Tagebuch W.v.H.s von seiner Reise nach Norddeutschland im Jahre 1796 (post., 1894), testimonianza di un sapere stilistico talora addirittura esemplare. Grande importanza ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] lingua, anche se è stato più volte guardato con cautela e sospetto, se non addirittura con avversione. Le prime testimonianze del fastidio per l'abuso di n. si trovano già in età classica, quando i retori e i grammatici latini definirono il concetto ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...