CORVINO BRUNI, Massimo
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV. Studiò legge, ma ebbe anche una buona cultura letteraria perfezionata nella consuetudine con [...] 1510, a vescovo di Isernia.
Della sua attività al servizio di Giulio II non restano tracce per di problemi particolari di interesse della Sede apostolica, come la decima, con piena soddisfazione della Curia, almeno per quel tanto che è dato sapere ...
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PAOLO da Firenze
Alessandra Fiori
PAOLO da Firenze (Don Paolo da Firenze; Paolo Tenorista; Don Paghollo; Paulus de Florentia; Paulus abbas; magister dominus Paulus abbas de Florentia; dompnus Paulus). [...] della sua morte.
Da un elenco degli abati di S. Martino veniamo a sapere che Paolo tenne l’incarico dal 1409 e si celebra la risolutiva vittoria dei fiorentini sui pisani (1406), e Non più infelice, che nel testo poetico-musicale rende omaggio sia a ...
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CIERA, Paolo
Gino Benzoni
Nato nel 1575 a Venezia, discende probabilmente da una famiglia che ebbe, nel sec. XV, un certo peso (ne furono membri i banchieri Bernardo e Agostino).
Entrato nell'Ordine [...] stato a Venezia e, "per quello che fondatamente posso sapere, riportò in questa parte scritture di molta consideratione concernenti materia grave" - non rivelò certo doti di segugio. Il C. era non solo un "buon religioso" che "ha sempre dato segni ...
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PERSICO, Panfilo
Domenico Giorgio
PERSICO, Panfilo. – Nacque a Belluno nel 1571, primogenito dei sette figli di Priamo, nobile bellunese, e di Emilia Filermo, gentildonna friulana.
Discendente dalla [...] nei confronti delle istituzioni repubblicane è, se non smentita, abilmente mitigata nelle rivelazioni delle qualità indiscutibili (come sarà per il buon segretario) è sapersi conformare a quel tipo di governo. Se Aristotele insegna che la politica ...
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FEDERICI, Federico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Castel d'Emilio (frazione di Agugliano, prov. d'Ancona) il 20 dic. 1844 da Crescentino, chirurgo e medico condotto del paese, e da Giovanna Federici. [...] ", ed i suoi sforzi per la diffusione "del retto sapere e della sana dottrina", spinsero Leone XIII a promuoverlo. Così l'orologio del F., una sua medaglia, e 70 lire di cui non seppe indicare la provenienza, mentre il portafogli fu rinvenuto poco ...
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BARTOLI, Ricardo (al secolo Andrea Antonio)
Fernando Manzotti
Nacque a Reggio Emilia il 9 febbr. 1747 da Francesco, pittore, e Anna Fontanesi. Scelta la vita religiosa, entrò dapprima nei minori riformati, [...] "innato prurito disapere" (Risposta, p. 32), può attingere la verità solo mediante la religione. Altri motivi di queste pagine, è piuttosto il riformatore in cui si agita un non celato spirito di fronda. La democrazia nello Spedalieri è un'istanza ...
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PIGAFETTA, Antonio Francesco
Alessandra Celati
– Nacque a Vicenza intorno al 1535, primogenito di Giovan Battista, medico e chirurgo, e Morosina Loschi.
Il ramo della famiglia, una delle più antiche [...] ai rischi insiti in ogni deviazione dal sapere degli antichi, Pigafetta aggiunse che «fino a che egli stesso non avesse avuto esperienza di qualcosa di più certo, preferiva seguire l’opinione di un certo Spagnuolo» (ibid., p. 37) sostenitore ...
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FARNESE, Ranuccio
Roberto Zapperi
Nacque a Roma nel 1509, quartogenito del cardinale Alessandro Farnese, poi papa Paolo III.
Il nome della madre, Silvia Ruffini, non è mai indicato nei documenti, perché, [...] , morì presto, probabilmente nei primi anni di vita, perché di lui non si fa menzione nel breve di Leone X in data 23 giugno 1513 da Roma che si trattava di un nipote del cardinal Farnese e nel giugno fece sapere che Clemente VII ne caldeggiava ...
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BORGIA, Andrea
Gaspare De Caro
Appartenente ad un ramo minore della grande famiglia valenciana illustrata dai pontificati di Callisto III e di Alessandro VI, ramo trapiantato nello Stato ecclesiastico [...] dalla successiva familiarità del B. con la famiglia di Urbano VIII, il quale in effetti amò circondarsi dei suoi antichi collaboratori curiali. Quali fossero comunque le sue prime attribuzioni non è dato sapere: certo è che sin dai primi anni del ...
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(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] cui entra in contatto, viene a sapere la causa della malattia e il modo di eliminarla; particolarmente, lo sciamano s’ ne senta la vocazione può diventare sciamano e questa professione non è di norma ereditaria, né riservata ai soli uomini; presso gli ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...