BONSI, Domenico
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze nel 1522, figlio primogenito di Roberto e di Elisabetta Soderini; ebbe due fratelli, Giovan Battista e Tommaso. Sia per la reputazione di serietà [...] al papa, ai cardinali, ai Fiorentini di Roma e di Germania, si fece sapere che egli andava espressamente per proseguire in Curia la causa di precedenza, ma nella istruzione privata gli s'ingiungeva di mettersi interamente, non appena giunto a Roma, a ...
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MAINO (Majno, Mayno), Giasone del
Flavio Santi
Nacque nel 1435 a Pesaro o Milano, probabilmente figlio illegittimo del consigliere ducale Andrea, o Andreotto, e di una tale Annetta.
Dall'esame delle [...] supremo eius die, in Orationes, Pavia 1552, c. 29v) e Catone Sacco, di cui scrisse un epitaffio. Da questi lectores apprese il diritto civile, mentre non è dato sapere con chi studiò il diritto canonico. Nel 1467 è registrato nell'ateneo pavese come ...
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Novità giurisprudenziali in tema di prova dibattimentale
Fulvio Baldi
Per lo più la Cassazione, nel corso dell’anno, in tema di prova dibattimentale ha riaffermato suoi principi già consolidati, come [...] fornita sia razionale e logica. Ciò perché essa medesima non è giudice del sapere scientifico, ma è solo chiamata a valutare la correttezza metodologica dell’approccio di quello di merito al sapere stesso, che riguarda la verifica critica in ordine ...
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BARZI, Benedetto
Adriana Campitelli
Nacque, probabilmente intorno alla metà del sec. XIV, da un ser Arrigo (od Enrico) a Piombino; poiché la città era allora sotto il dominio di Pisa, il B. venne talora [...] , per Iustinianum de Hiriberia, il 13 sett. 1499.
Una quaestio del B. viene citata dal Fabricius, il quale, pur ammettendo dinonsapere se e quando ne fosse stato stampato il testo (sappiamo però che esso venne pubblicato nel 1495a Siena, per i tipi ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] esisteva una gerarchia 'naturale' (fondata sull'intelligenza e sul sapere) tra chi è adatto al comando e chi è adatto delle risorse economiche e non dal possesso di 'diritti astratti'.
Tra questi diversi tipi di eguaglianza, la differenza più ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] deismo inglese per indicare la tendenza ad accogliere le verità religiose non in quanto rivelate, ma solo in quanto possano essere fondate o conseguimento di un sapere certo e indubitabile rappresenta l’atto di nascita di questo tipo di razionalismo ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] fortuito e impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile. L’esistenza del c. fortuito risultato di una carenza della nostra conoscenza, e in Leibniz che, distinguendo fra contingenza del sapere umano e necessità di quello ...
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oralità Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce.
Antropologia
Molte società cui l’antropologia ha rivolto la propria attenzione, pur non ignorando affatto forme grafiche di comunicazione, [...] trasmissione del sapere tradizionale appaia legata a una meccanica ripetizione della conoscenza, tale sapere va tuttavia , gli effetti benefici del principio di o. non possono prodursi se intercorre un lungo lasso di tempo tra le diverse udienze. ...
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Diritto
Causa di giustificazione prevista dall’art. 50 c.p., in base alla quale non è punibile chi lede o mette in pericolo un diritto con il c. della persona offesa. Posta la rilevanza dell’autonomia [...] possa affrontare responsabilmente la realtà. La documentata volontà della persona dinon essere informata o di delegare a terzi l’informazione va sempre rispettata (diritto a nonsapere). Il c. deve essere scritto ogniqualvolta si renda necessaria ...
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L’insieme delle conseguenze derivanti dalla violazione di un obbligo giuridico previsto dal diritto internazionale (Illecito internazionale).
Più precisamente, per responsabilità internazionale s’intende [...] unisce l’obbligo di prestare garanzie dinon ripetizione dell’illecito. In secondo luogo, vi è l’obbligo di riparare i ’ultima norma lascia volutamente impregiudicata la questione disapere quali contromisure possano essere lecitamente adottate, in ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...