DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] passionale del mondo antico. "L'astrazione non è che il sapere del Risorgimento" (e il D. intende [P. Alatri], A. C. D. e il "Dopo la laurea", in XX Secolo. Quaderni di letteratura, II (1943), pp. 17-48; Id., S. Spaventa, Bari 1942, ad Indicem;R. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] alla fine dell'Ottocento, e si è affermata, non senza difficoltà e resistenze, come frutto della ricerca di punti di vista e teorie unitarie in grado di abbracciare campi sempre più vasti del sapere matematico. Nella storia della matematica le idee ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] e altri scritti, cit., p. 374). E immediato è lo sbarramento a un’interpretazione reazionaria di Rousseau, che «ha svillaneggiato le lettere e i letterati […] ma non perciò il sapere» (p. 377). Reazione coerente con quasi tutta la ricezione italiana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] ), ma uno stato d’animo: libertà non è altro che la serena, tranquilla fiducia di chi sa di poter fare qualunque azione lecita senza temere di venire ostacolato dalla volontà arbitraria di altri e sapendo, inoltre, esattamente cosa rischia se mai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] dinon prendere Lucca disprezzano tutto ciò e lo reputano di nessun valore, stanno di fatto introducendo delle nuove norme di vita alleanze che avrebbero fermato l’avanzata di Giangaleazzo.
Bruni ci fa sapere la sua opinione in proposito tramite ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] contesto matematico molto diverso.
Quanto riferito da Ibn Ḫaldūn sembra non lasciare dubbi su questo punto: egli vuole suggerire che Ḫalīl la regola di formazione e il teorema del binomio. Anche se i matematici sapevanodi manipolare procedimenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ernesto De Martino e l’antropologia
Marcello Massenzio
Il doppio sguardo dell’etnologo
L’atto di nascita di Ernesto De Martino (1908-1965) come antropologo e storico della cultura è Naturalismo e storicismo [...] suo interno alcune istanze proprie della cultura vinta. La storia non si ferma qui: un nuovo capitolo si apre quando si interessati alla lezione gramsciana in questo dominio del sapere, un posto di rilievo spetta senza dubbio ad Alberto Mario Cirese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] quelle contraddizioni, con quel misto di bene e di male, di debole e di grande, che ne fa non tipi astratti ed assoluti, ma del bene, zelo della verità e del sapere, dobbiamo mirare là, in questi uomini nuovi di Bacone, in questi primi santi del mondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] , aveva osservato che la «formola ideale» non poteva affatto costituire il «vero primitivo», cioè la base e il fondamento del sapere protologico, perché il libero atto creativo presupponeva l’esistenza di Dio come persona, e dunque la proposizione ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] : è questo il periodo in cui il D. lavorò con maggiore alacrità per soddisfare la brama disapere del conte, che a quel momento ancora non aveva cominciato lo studio dell'ebraico sotto la guida dell'ebreo convertito Guglielmo de Moncada, alias Flavio ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...