Pseudonimo del filosofo russo Lev Isaakovič Švarcman (ted. Schwarzmann; Kiev 1866 - Parigi 1938). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, si stabilì a Pietroburgo; esiliato nel 1922, si rifugiò a Parigi, [...] libertà dell'uomo; ad esse Š. contrappone la fede religiosa, concepita come non-sapere, decisione per l'impossibile e per l'assurdo, abbandono all'arbitrio assoluto di Dio, che sarebbe indifferente alle nostre opere. Opere principali: Dobro v učenii ...
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intellettuali
Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale [...] del sapere e avevano l'importante compito di aiutare i propri interlocutori a "rendersi conto di fatti imbarazzanti" e, in generale, a comprendere la realtà; non dovevano avere "secondi fini", non dovevano cedere alla tentazione di trasformarsi ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] alchimia, considerandola una falsa dottrina di cui conosceva il valore tanto da non essere tratto in inganno dalle sue promesse, ossia dagli "artifizi o dalle vanterie di quelli che voglion far credere disaperedi più di ciò che realmente sanno" (OS ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] delle diverse categorie intellettuali in cui si era soliti dividere il sapere all'inizio del XVII secolo. Questa ripartizione non era solo il risultato di distinzioni di carattere intellettuale, ma rispecchiava la reale diversità delle posizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] da una parte, Erasmus Reinhold (1511-1553) e Johannes Carion (1449-1537), collaboratori di Melantone, dall’altra.
La genitura di Lutero, la cui data di nascita non era certa (si sapeva che il giorno era l’11 novembre, ma si discuteva sull’anno, 1483 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] si intende una cosa assai seria, come sapeva bene Croce). Da questo punto di vista è veramente sintomatico il giudizio che nel nazionale. Stato e nazione – si è avuto già modo di dirlo – non sono realtà convertibili l’una nell’altra senza residui, in ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] , per Lavater, una fondamentale questione di etica: l'uomo non è libero dalla sua conformazione fisica. La conformità alle leggi naturali è già tutta inscritta nelle forme del viso, in modo tale che è possibile sapere, in anticipo, come un uomo ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] di Husserl nel vecchio soggettivismo idealistico di Fichte o nel sapere assoluto hegeliano. Tuttavia, mentre la fama di incarnato, temporalmente e storicamente costituito, e non un soggetto assoluto di stampo idealistico; dall'altro correggeva le ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] – gli scrisse di desiderarlo a Roma. Patrizi non esitò, consapevole dell di declinare l’invito di Valori di redigere una biografia di Ficino. Malgrado avesse risposto il 25 marzo 1595 che sul filosofo neoplatonico «a Fiorenza se ne dovesse sapere ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme disapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme disapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] da un altro argomento, ossia che il medico esercita sul suo paziente un potere motivato non dall'interesse personale, ma da un sapere che assume la forma di una prescrizione terapeutica che fa appello alla persuasione e il cui obiettivo è la salute ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...