Non esiste un criterio creato a posteriori (o a priori): non v'è, insomma, una scelta regolamentatrice derivata da un'elaborazione normativa promanata da qualche Ufficio centrale della grammatica italiana, [...] anzi, internazionale, vista la diffusione d ...
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Nel primo caso, non possiamo parlare certo di scorrettezza. Ma dobbiamo tenere conto del fatto che, nell’esempio citato, manca un elemento fondamentale, obbligatorio, cioè l’espressione della persona nella [...] forma del congiuntivo trapassato: TU avessi ...
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Non va usato fosse ma: è (soluzione più semplice e informale, corretta); sia (soluzione più formale, corretta); sarebbe (soluzione che sottolinea il tono di cortesia, corretta). ...
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Al gruppo di amici che si interroga sulla grammatica umana e canina rispondiamo volentieri che qui la questione non riguarda il cane Pepe, come termine di un’azione che va a suo vantaggio (forse: bisognerebbe [...] sapere che cosa ne pensi Pepe in proposit ...
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La frase è corretta: pronto è complemento predicativo dell’oggetto disapere; non si può nemmeno propriamente parlare di “omissione” del verbo essere. Quel lei, va supposto, è il pronome di terza persona [...] singolare di cortesia. Segnaliamo che l’abbina ...
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Non c’è una regola che permetta disapere quale preposizione adoperare nelle determinazioni (che a scuola si chiamano “complementi”) di luogo. Diciamo vado al bar ma entro nel bar; e poi certe volte cambia [...] la preposizione a seconda della situazione ...
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Se chi ci ha scritto esamina, come dire, dall’esterno il “punto di vista italiano”, immaginiamo che si tratti di un non madrelingua. Se è così, va detto che padroneggia bene l’italiano scritto. Nel merito, [...] però, lo inviteremo subito a rivedere e ris ...
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Se chi ci ha scritto esamina, come dire, dall’esterno il “punto di vista italiano”, immaginiamo che si tratti di un non madrelingua. Se è così, va detto che padroneggia bene l’italiano scritto. Nel merito, [...] però, lo inviteremo subito a rivedere e ris ...
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No, non esiste una “regola” che impone l’adozione o una consuetudine che determina l’uso del genere grammaticale maschile per le voci straniere che vengono accolte nella nostra lingua senza alcun adattamento [...] nella veste fonomorfologica. In italiano ...
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Nel primo caso, l’uso della negazione prima del verbo sapere ‘essere a conoscenza’ seleziona l’uso preferenziale del congiuntivo (imperfetto), impeccabile in una modalità medio-formale di comunicazione. [...] Il presente sei ha una forte pezza d’appoggio ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...
ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...