BORROMEO, Federico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1535, primogenito di Gibertoconte di Arona e di Margherita de' Medici. Ebbe educazione cavalleresca, come si conveniva alle tradizioni della famiglia, [...] dinon prestargli più obbedienza. Il merito principale di questo fermo atteggiamento di resistenza va attribuito però al fratello Carlo, dotato di ben altra energia di IV fece sapere a Filippo II che l'offerta di un comando di galere debitamente ...
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DELLA SCALA, Fregnano (Fregnanino)
Antonio Menniti Ippolito
Figlio illegittimo di Cangrande (II), nacque con ogni probabilità a Verona nel quinto decennio del sec. XIV: era infatti ancora minorenne sul [...] uno dei fratelli del D., Guglielmo, fu creato canonico della cattedrale di Verona; nel 1358 fu l'altro fratello, Tebaldo, a ricevere è, ad esempio, sapere che cosa gli accadde subito dopo quel tragico 14 dic. 1359. Non possediamo notizie al riguardo, ...
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DELLA STUFA, Ugo (Lotteringhi, de' Lotteringhi)
Roberto Barducci
Nacque a Firenze da messer Lotto (o Lotteringo) di Cambio. Sua madre non era Vianese di Casino de' Monaldi, come indicano invece tutte [...] alla quale la badia acquisì una notevole quantità di beni, ma non ci è concesso sapere la relativa datazione.
Il D. sposò nel 1326 Mandina di Giovenco di Averardo de' Medici, ricevendo una dote di 400 fiorini; tale matrimonio rivela dunque, come ...
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COLONNA, Stefano il Giovane
Agostino Paravicini Bagliani
Figlio primogenito di Stefano il Vecchio del ramo palestrinese della famiglia e di Gaucesande de l'Iste-Jourdain, nacque intorno al 1300; fu [...] Lorenzo quando già erano iniziati i combattimenti, si informò per sapere dove si trovava il figlio Giovanni, ed entrato nella porta Villani, che attribuiva quel colpo militare non al C., ma a Stefanuccio di Sciarra Colonna. Anche davanti a porta ...
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CATALDO Tarsino
Roberto Zapperi
Nativo di Tarsia in Calabria (oggi in provincia di Cosenza), risulta attivo a Palermo come notaio negli anni intorno al 1560. Probabilmente in virtù della sua professione [...] botti per le piazze della città". Di C. il Di Giovanni non trovò traccia e neanche di suo cognato Manfredo Tuccio, del quale aveva saputo evitare ogni spargimento di sangue. Appena si presentò, nel settembre del 1562, fu arrestato. Il 20 di quello ...
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FORTINI, Bartolomeo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze il 24 ag. 1402 da ser Benedetto, che fu per pochi mesi primo cancelliere della Repubblica dopo la morte di Coluccio Salutati, e da una Margherita, [...] un suo collegamento con l'Accademia Platonica e con Marsilio Ficino. Da una lettera non datata di quest'ultimo, indirizzata a Giovanni di Niccolò Cavalcanti, si viene a sapere che il F. sostenne con il Ficino e Bernardo Giugni una disputa sul tema ...
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ALBIZZI, Anton Francesco
Alberto Merola
Nato a Firenze l'11 ott. 1486 da Luca di Antonio, ebbe educazione colta e raffinata, sebbene al riguardo non ci restino testimonianze precise; sarà, infatti, [...] i Medici mutarono radicalmente, probabilmente perché non si realizzava quella signoria di "Grandi" che era nei suoi lui, ai primi di settembre, Malatesta Baglioni, che era fuggito da Perugia insorta. Venuti a sapere della presa di Cortona (14 ...
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MALVEZZI, Giovanni
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1453 da Battista di Giovanni e da Elena di Francesco Muzzarelli. Fu il primo dei loro numerosi figli, dei quali giunsero all'età adulta, [...] il Collegio dei riformatori, con il consenso del luogotenente pontificio, adottò la prime misure punitive: il padre del M., Battista, giudicato colpevole dinon aver saputo controllare i figli, fu espulso dal Collegio dei riformatori e la privativa ...
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GRIMALDI, Gregorio
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli l'8 maggio 1694 da Costantino e da Giovanna De Marzi.
La figura del padre, uno degli esponenti più in vista del ceto politico e intellettuale napoletano, [...] avvisando egli che mai si possano elle intendere, senza sapere e' costumi di quel popolo, e la condizione de' tempi in cui certo che esse furono assai più numerose. Se alcune denunciano (non fosse altro per la giovanissima età del G.) la presenza ...
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BENEDETTO da Carlone
Ottavio Banti
Popolano fiorentino di professione pianellaio, abitante nel quartiere di San Giovanni, figlio di un Tendi, è nominato per la prima volta nelle cronache in occasione [...] sapere che fuorusciti molto influenti, rifugiatisi alla corte ungherese, accusavano di ghibellinismo il nuovo regime instaurato in Firenze e cercavano di indurre Carlo di accusati dinon procedere con rigore nei confronti dei "grandi" rei di trame ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...