CACCIATORE, Diego
Valerio Castronovo
Originario di Lodi, visse nella prima metà del sec. XVII (non si conosce la data di nascita), e si laureò in legge a Bologna. Si trasferì nel capoluogo lombardo [...] gli si erano rivolti per sapere se ai popoli fosse lecito abbattere il tiranno. In realtà, la confutazione del C. non è che il pretesto per un lungo sfoggio di erudizione, suffragato da ampie citazioni di filosofi e scrittori politici più diversi ...
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BORBORINO (Borbonino, Bulboninus, Bolborinus), Lanfranco, detto della Turca
Michel Balard
Appartenente ad un'eminente famiglia, il B. nacque intorno al 1215 da Lanfranco, console di Genova nel 1216, [...] seicento prigionieri senza peraltro aver saputo trarre dalla vittoria tutto il profitto possibile.
Il colpo assestato alla potenza marinara di Genova fu grave; ma non è chiaro se si trattò di imperizia o di tradimento. Sembra che, condannando il ...
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CASATI, Gerolamo
Agostino Borromeo
Nacque, verosimilmente a Milano, da Giovanni Battista e da Orsola de Capitani di Lavello. Il padre, di antica famiglia patrizia lombarda, possedeva diversi fondi nel [...] inilitare per entrare nell'amministrazione civile dello Stato, non è dato sapere: errata è comunque l'affermazione di alcuni studiosi secondo cui egli avrebbe occupato anche il posto di questore del magistrato delle Entrate straordinarie. Il C ...
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AFFAITATI, Giovan Francesco
Sergio Bertelli
Figlio di Carlo Ludovico, nacque a Cremona nella seconda metà del sec. XV. Diresse la filiale di Lisbona della compagnia e fu tra i primi mercanti che stabilirono [...] di quanto veniva a sapere circa le imprese dei Portoghesi nelle Indie Orientali, e da Lisbona mandava alla sede di Cremona e alla filiale di A. era stato il monopolio delle spezie del Portogallo; se non lo raggiunse, ottenne, però, che la sede da lui ...
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DIEDO, Francesco
Sergio Zamperetti
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli, l'8 dic. 1560, primo dei tre figli maschi di Antonio e Cecilia Correr quondam Anzolo; Vincenzo e Anzolo furono [...] un'infanzia aggravata dalla immatura scomparsa del padre, spentosi a Venezia, il 7 nov. 1572, all'età di 37 anni. Non è dato sapere con certezza se a causa della scarsa rilevanza politica del genitore, che le fonti indicano sostanzialmente emarginato ...
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BATTAIA, Alvise
Gino Benzoni
Nacque, primo di tre figli di Lazzarino, il 10 sett. 1575; il padre fu provveditore di Asola, podestà di Serravalle nel 1572 e di Motta nel 1580, e morì nel 1583, essendo [...] messaggio dei Meschita -, torturato; certo non facilitò la sua posizione il sapere che aveva "amicizia coi cavalier [ luglio del 1615.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Venezia, Inquisitori di Stato. Riferte di confidenti, buste 201 (n. 84), 606 ...
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DE FRANCESCHI, Marcantonio
Sergio Zamperetti
Nacque a Venezia attorno al 1510, ultimo dei due figli di Bartolomeo di Piero. Di famiglia tra le più "comode" del ceto cittadino e da tempo stabilmente [...] , ma appare abbastanza nitidamente dalle fonti che il D., a differenza di molti altri suoi colleghi. ebbe la ventura di svolgere la sua attività quasi sempre a Venezia, non è dato sapere se per sua scarsa inclinazione o per le solide protezioni ...
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ARAGONA, Francesco d'
Silvano Borsari
Ultimo dei sei figli legittimi di Ferdinando, I di Napoli e di Isabella di Chiaromonte, nacque il 16 dic. 1461. Della sua educazione si occuparono Antonio di Sessa [...] , pur avendo ricevuto accoglienze formalmente molto cortesi, non riuscì nello scopo della sua missione. Nel maggio che abbiamo sulla sua attività: il 21 ottobre di quello stesso anno il re faceva sapere al duca di Milano che l'A. era ammalato, e la ...
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CALDOGNO, Nicola
Gino Benzoni
Nobile vicentino, figlio di Giovan Battista e fratello e nipote rispettivamente dei due Francesco Caldogno al soldo di Venezia quali provveditori ai confini, coltivò, con [...] 1627, al concittadino Emilio Gualdo appare appassionato indagatore, curioso disapere "quando" Vicenza e le altre città italiane ebbero "il ha parso non esser male dare di nuovo queste inscrittioni come stano veramente… per levar li errori di esso ...
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CANOSSA (Canossa Scaioli), Alberto
Tiziano Ascari
Nacque a Reggio Emilia dal conte Alberto e da Lucrezia Confalonieri intorno al 1570. Sua madre, rimasta vedova, si rimaritò col conte Carlo Scaioli, [...] con la corte di Parma, gli intimò di lasciare lo Stato estense. Ma non gli tolse perciò il suo favore; anzi si servì di lui, che Germania. Gli fu fatto sapere, da parte del card. Farnese, reggente del ducato dopo la morte di Ranuccio (1622), che ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...