Micosi
Gian Carlo Fuga
Raffaele Murace
Le micosi (dal greco μύκης, «fungo») sono affezioni superficiali o profonde dell’organismo, determinate da funghi, in particolare dermatofiti, lieviti, funghi [...] patogeno un fungo lievitiforme appartenente al genere Candida, in particolare la specie Candida albicans, normale saprofita della mucosa digestiva e vaginale. Fattori predisponenti la patogenicità del lievito possono essere considerati tutti gli ...
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Classe di funghi Eumiceti con micelio di norma pluricellulare, ife uni- o plurinucleate, membrana di micosina. La riproduzione vegetativa avviene per mezzo di conidi, clamidospore, gemme, picnidi; esistono [...] Tuberali, Eloziali ecc.). Sono note circa 40.000 specie; alcune sono molto importanti (➔ saccaromicete; segale), parassite, saprofite o simbiotiche (come i funghi dei licheni e delle micorrize); poche sono eduli (➔ Elvellacee); la maggior parte vive ...
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Il colibacillo (Bacterium coli commune Escherich, 1886) fu scoperto dal pediatra Teodoro Escherich nelle feci del lattante e poi dimostrato nelle feci dell'adulto. Fu successivamente trovato quale ospite [...] , pervenendo con le feci nel mondo esterno in concorrenza coi veri batterî della putrefazione, soccombe sopraffatto dai saprofiti aerobî e anaerobî. Nel terreno riesce talvolta a moltiplicarsi, ma così stentatamente da non poter compensare le ...
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. Si chiama così, in patologia comparata, un gruppo di malattie prodotte da coccidî. Queste forme morbose hanno importanza dal punto di vista zootecnico e economico.
Nei bovini, specialmente in quelli [...] carnivori, per quanto più di rado, è stata osservata la coccidiosi da Coccidium bigeminum. Il parassita può vivere saprofita nell'intestino e assumere una speciale virulenza in determinate condizioni.
Nei conigli il Coccidium cuniculi o oviforme è l ...
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digestione
Il complesso dei processi meccanici e chimici che avvengono a livello del tubo digerente allo scopo di rendere gli alimenti utilizzabili ai fini della nutrizione.
Dalla masticazione alla [...] i residui alimentari non digeriti e assorbiti dal tenue, nell’ultima porzione del tubo digerente a opera della flora batterica saprofita e del colibacillo. Per effetto della d. secondaria si formano i gas intestinali (scatolo e indolo) che danno alle ...
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MAL ROSSINO o Antrace erisipelatoso (lat. scient. erysipelas suis; fr. rouget du porc; ted. Rotlaufseuche; ingl. swine erysipelas)
Nino BABONI
Malattia infettiva e contagiosa dei suini a carattere generalmente [...] intestinali (calomelano, blu di metilene). Potendo il bacillo del mal rossino vivere anche a lungo allo stato di saprofita nei ricoveri, nei pascoli o nell'intestino di suini che si conservano durevoli portatori, i metodi di profilassi diretta ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] , per i propri mentori in Toscana. Risalgono a questa data le prime esperienze microscopiche sulla tremella, un saprofita dalle spiccate qualità anabiotiche, condotte in collaborazione col Bicchierai, che attrassero l'attenzione del fisico di corte ...
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Nacque a Chiesina, frazione di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 17 febbr. 1859, da Luigi e da Maria Miglianti. Non seguì studi regolari ma si dedicò fin da ragazzo all'osservazione del circostante ambiente [...] a Fusarium sp. Studiando questa ultima malattia indicò come una stessa specie potesse essere contemporaneamente parassita o saprofita a seconda delle condizioni di sanità della pianta e delle sue caratteristiche individuali di resistenza.
La minaccia ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] e quindi di clorofilla, perciò dipendono per la nutrizione da altri organismi, animali o vegetali, e sono parassiti o saprofiti. Dalla sottrazione di sostanze organiche operata dal f. o dall’azione di composti da loro escreti dipendono notevoli ...
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Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] analogie strutturali; mentre lo stesso bacillo introdotto nell'organismo della cavia per altra via, sembra comportarsi come un banale saprofita. Secondo il metodo in parola, il vaccino viene introdotto nello spessore del derma e in un solo intervento ...
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saprofito
sapròfito agg. e s. m. [comp. di sapro- e -fito]. – In biologia, di organismo animale o vegetale (privo di clorofilla) che si nutre a spese di sostanze organiche in decomposizione; sono tali molti batterî e funghi.