ROZONE
Ezio Claudio Pia
– Si ignorano famiglia e luogo di origine. È stato identificato con l’accolito che il vescovo di Pavia Liutfredo nel 945 nominò «custos et rector» delle abbazie urbane di S. [...] al cospetto dell’imperatrice Adelaide, ma tale tentativo di riassetto della struttura diocesana – da collegarsi alla presenza saracena – si sarebbe esaurito nel volgere di un decennio senza peraltro che venisse meno la preminenza della Chiesa di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Rivoluzione francese segna un punto di svolta nella storia della musica militare, [...] della musica militare dei giannizzeri dell’esercito ottomano. Già all’epoca delle crociate vi era stata un’influenza saracena sulla musica militare europea; tuttavia è nel secondo decennio del Settecento che complessi musicali turchi vengono concessi ...
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GIOVANNI da Bari
Maria Brigante
Nacque probabilmente a Bari, in un anno che può essere fatto risalire al 1160 grazie alle note autobiografiche presenti in alcune delle sue opere a noi pervenute; da [...] G. nella Chiesa di Bari del secolo undecimo, in Cenacolo, VIII (1978), pp. 3-15; G. Bertelli, Canosa dall'età dell'invasione saracena al tardo Medioevo (IX-XIII), in Canosa di Puglia tra Tardoantico e Medioevo, Roma 1981, pp. 34 s.; C.W. Jones, San ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] , anch'essi formati da grossi blocchi di pietra. Tra le più antiche si possono citare quelle di Arpino e di Segni (P. Saracena), mentre più recenti sono quelle di Ferentino (P. Sanguinaria e P. di Casamari), di Aquino, di Priverno, di Norma. Le due ...
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. Così si suol designare dal più illustre di essi. Carlomagno (v.) - la dinastia che governò i Franchi dopo la scomparsa dei Merovingi, e che riuscì a rinnovare, sotto l'egemonia franca, l'Impero romano [...] per questa ragione, sin dal principio, presentata con tratti tutt'altro che antipatici, quali ci aspetteremmo per una donna saracena; si ponga mente, infine, alla lingua incisiva, potente, e agli accorgimenti dell'autore per svegliare e tener desta l ...
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Il nome attuale, di significato poco chiaro (dai Cefallenî "uomini della montagna", oppure "isola elevata"), compare per la prima volta in Erodoto (IX, 28); Omero la chiama Σάμος (Il., II, 634; Od., IV, [...] costituì una mirabile difesa delle terre greche meridionali, contro la quale s'infransero gli urti violenti degli Slavi e dei Saraceni nei gecoli X e XI, come poi quelli dei latini veleggianti verso l'Oriente (spedizione di Dariberto pisano del 1099 ...
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MASCARDI, Giuseppe
Lorenzo Sinisi
– Nacque a Sarzana tra il 1540 e il 1545 da Francesco e da Chiara Manecchia. La famiglia paterna apparteneva all’aristocrazia cittadina (erano visdomini di Luni e signori [...] consacrazione episcopale, fu però offuscata dai disagi che comportava la vita nell’isola e soprattutto dal timore della pirateria saracena per il viaggio incombente che lo spinse a chiedere a Borromeo il suffragio delle sue preghiere «acciò Dio mi ...
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GUARCO, Antonio
Riccardo Musso
Nato forse a Genova, intorno al 1360, era figlio - probabilmente primogenito - del doge Nicolò e di Linò Onza.
È ricordato per la prima volta nel 1383, quando fu coinvolto [...] e suscitando le risentite proteste dei Veneziani e del sultano d'Egitto, che, a seguito della cattura di una nave saracena, ordinò il sequestro dei beni dei mercanti cristiani residenti ad Alessandria. La sua permanenza nell'isola fu assai tormentata ...
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Vedi GNATHIA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GNATHIA (Γναϑία, Gnatia)
C. Drago
Antica città della Puglia, sulla costa adriatica, tra Bari e Brindisi, a 7 km da Fasano. Orazio (Sat., i, v, 96-100) la chiamò [...] per ricordare al viandante il sito dove anticamente sorgeva una città, distrutta poi nel IX-X sec. dalla barbarie saracena.
Bibl.: Topografia: Th. Mommsen, Unterit. Dialekte, Lipsia 1850, p. 68; L. Pepe, Notizie storiche ed arch. dell'antica Enathia ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, terzo di questo nome; figlio di Giovanni (II), principe di Salerno probabilmente dal 983, e di Sichelgaita, nacque probabilmente verso la fine degli anni [...] cap. 17, pp. 21 s.) ricordano l'arrivo di quei cavalieri direttamente a Salerno, sotto assedio da parte di contingenti saraceni (Lupo Protospatario, col. 132). Chiesti a G. un appoggio logistico e delle armi, le milizie appena giunte si posero quindi ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).