AVILA
X. Barral i Altet
ÁVILA (lat. Avela)
Città della Spagna, capoluogo della prov. omonima, nella Vecchia Castiglia, situata a più di m. 1000 di altitudine in posizione dominante rispetto alla valle [...] dell'Adaja.Di origine fenicia, A. divenne in seguito colonia romana e fu inclusa nella prov. della Lusitania. Dopo l'invasione saracena, avvenuta nel sec. 8°, la città fu occupata a fasi alterne dai cristiani e dai musulmani, prima di essere ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] , dal 24 giugno al 1o luglio, si teneva una delle sette grandi fiere del Regno (v. Fiere e mercati). Per di più i saraceni versano al fisco un canone in natura per le terre coltivate e personalmente la gisìa, sempre in natura. Nello stesso tempo la ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] in seguito, nella seconda metà del sec. 9°, nell'azione promossa da papa Giovanni VIII contro la minaccia saracena in Italia centromeridionale.L'idea di un'azione militare per riconquistare i luoghi sacri alla tradizione testamentaria trovava ...
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MORETTI, Luigi
Maristella Casciato
Architetto, nato a Roma il 2 gennaio 1907, morto ivi il 14 luglio 1973. Si laureò nel 1929 presso la Scuola superiore di Architettura, con una tesi che vinse il premio [...] di un canone compositivo che, mediante continue interruzioni, trasforma l'involucro in una forma viva. La villa La Saracena, costruita nel 1954 sul litorale laziale, a Santa Marinella, rappresenta il momento culminante di questa poetica del vitalismo ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] e di portici, questi ultimi situati sia all'interno sia all'esterno delle robuste mura difensive con torri.In seguito alla distruzione saracena, che sconvolse l'intero complesso abbaziale, si ebbe, nel corso dei secc. 10° e 11°, un lento e faticoso ...
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LUCERA
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Λουϰεϱία, Λουϰαϱία, Νουϰεϱία ᾽Απουλῶν; lat. Luceria Apula; Luceria Sarracenorum nei docc. medievali)
Cittadina della Puglia settentrionale (prov. Foggia), capoluogo [...] -Roma 1866, pp. 367-370; J.L.A. Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Friderici secundi, IV-V, Paris 1854-1857; Codice diplomatico dei Saraceni di Lucera, a cura di P. Egidi, Napoli 1917, pp. 311-312, 331-334; J.C. Richard de Saint-Non, Voyages ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] dal sec. 8° sino al 10°, in cui si ebbero dapprima una cosciente ripresa delle linee artistiche interrotte dall'invasione saracena della Spagna del 711 e, dal sec. 9°, le prime manifestazioni originali; un secondo periodo, dall'ultimo quarto del sec ...
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BARI
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Βἁϱιον; lat. Barium)
Città della Puglia, capoluogo di regione. Situata lungo la costa adriatica è sede di un importante porto mercantile, già conosciuto nel Medioevo.La [...] V. Morizio, I monumenti, ivi, pp. 395-396; G. Pacilio, Via Lamberti, ivi, pp. 545-550; G. Musca, C. Colafemmina, Tra Longobardi e Saraceni: l'emirato, in Storia di Bari, a cura di F. Tateo, I, Dalla preistoria al Mille, Roma-Bari 1989, pp. 285-311; G ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] farfense; tale fenomeno divenne massiccio allorché l'abate Pietro I, nell'898 esule da Farfa in seguito all'occupazione saracena, condusse i suoi monaci sul colle Matenano (prov. Ascoli Piceno), dove fondò l'oratorio turrito di S. Maria, divenuto ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] creata tra l'età romana e bizantina da un lato, e il vero e proprio G. dell'arco acuto dall'altro.La teoria 'saracena' non ebbe seguito presso autori tedeschi come Herder e Goethe, che rifiutarono di ritenere il G. altro che unsere deutsche Kunst, ma ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).