Vescovo di Napoli dall'850 al 15 luglio 872, ebbe a padre Sergio, duca di Napoli, di cui il cronista coevo loda l'erudizione e specialmente la conoscenza delle due lingue, latina e greca. Offerto bambino [...] , da lui arricchite di pitture e tappeti istoriati. Oggetto particolare della sua liberalità furono le chiese devastate dai Saraceni. Negli ultimi anni della sua vita ebbe a sopportare le persecuzioni di un nipote, Sergio, figlio del duca Gregorio ...
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Cittadina della Francia, nel dipartimento delle Alte Alpi, a 870 m. s. m., su un promontorio che domina la riva destra della Durance. Contava 2900 ab. nel 1926.
È l'antica Eburodūnum, Ebrodunum, tappa [...] . Gall., XVII, 2)
Non molestata dai Vandali per merito di S. Marcellino, fu occupata dai Longobardi e poi dai Saraceni. Infeudata nel Medioevo ai proprî vescovi-principi, che ebbero diritto di battere moneta e lottarono tenacemente nei secoli XIII e ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] settori di produzione artistica.Il 4 settembre 883 una nuova sciagura si abbatté sul cenobio nel pieno della sua crescita. Bande di saraceni misero a ferro e fuoco l'abbazia; un mese dopo trucidarono lo stesso abate Bertario (856-883) e i monaci che ...
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MARTONI, Nicola
Michele Piccirillo
de. – Nacque a Carinola, in Terra di Lavoro, presumibilmente verso la metà del sec. XIV. Unica fonte su di lui è il resoconto del suo viaggio in Terrasanta.
Era notaio [...] riempì di acqua. Io non sapevo nuotare e mi considerai morto; e se non perché volle Dio, aiuto di tutti i disperati, che un Saraceno arrivasse fino a me e con gran fatica mi tirasse fuori dal mare, lì i miei giorni sarebbero finiti. Perciò non c’è da ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] d'Orlando perché lo trova abbandonato per terra. Oltre Ruggiero e Marfisa, che si convertono alla fede cristiana, due soli Saraceni l'A. dipinge con simpatia, un giovinetto ed un vecchio, Dardinello e Sobrino. Il primo pensa, parla, combatte da prode ...
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Famosi soldati di fanteria leggera e irregolare, che compaiono nel territorio d'Aragona nel sec. XII e molto più tardi vengono introdotti nella Catalogna, quale milizia mercenaria, da Pietro IV (1336-1387). [...] "sono uomini che vivono di venture guerresche, fuor dell'abitato, sempre pei monti e pei boschi; battonsi dì e notte coi Saraceni, s'addentrano arditi per le loro terre una o due giornate, bottinando e strappando loro schiavi e robe e quanto possono ...
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NEBBIO (A. T., 29 bis)
Antonio Renato TONIOLO
Rosario RUSSO
Regione della Corsica settentrionale, il cui territorio si stende attorno al Golfo di S. Fiorenzo e comprende le quattro Pievi di S. Fiorenzo, [...] sul golfo omonimo, località di grande valore strategico, sorta nel sec. XV in sostituzione del romano Nebio, distrutto dai Saraceni, che fu uno dei cinque vescovati della Corsica e di cui restano la cattedrale romanica e un palazzo fortificato. Oggi ...
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BONIFACIO, conte e duca di Lucca
Carlo Guido Mor
Figlio di Bonifacio I, gli successe nella contea-ducato di Lucca probabilmente alla sua morte. Col titolo di conte B. compare per la prima volta il 5 [...] -ducato di Lucca.E in realtà il primo episodio della vita di B. a noi noto lo vede impegnato nella lotta contro i Saraceni. Nel luglio-agosto 828 egli, al comando di un'armata, di cui facevano parte il fratello Berardo e altri conti di Tuscia, si ...
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PIETRO Orseolo, santo
Marco Pozza
PIETRO Orseolo, santo. – Pietro I Orseolo nacque probabilmente alla fine del terzo decennio del X secolo, secondo la testimonianza del cronista contemporaneo Giovanni [...] una campagna contro i Fatimidi d’Egitto, inibì ai suoi concittadini il commercio di armi e legname con i saraceni.
Anche questo documento reca la sottoscrizione dell’Orseolo, segno che egli rivestiva già una certa importanza nella società lagunare ...
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ALIGERNO
Tommaso Leccisotti
Napoletano di nascita, si era fatto monaco benedettino a S. Paolo di Roma, sotto l'abate Baldovino, già discepolo d'Oddone di Cluny.
La Destructio monasterii Farfensis (in [...] abbaziale.
Due gravi compiti si prospettavano a lui che trovava ancora la comunità esule dopo la distruzione dei Saraceni: la riorganizzazione della "terra di S. Benedetto"e la restaurazione del monastero. Non facile fu riottenere i possedimenti ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).