AGOULT (d'Agout, de Agoto, de Angoto, de Agata), Amelio (Amiel, Amelino) d'
Francesco Sabatini
Figlio di Bertrando, della illustre famiglia provenzale dei d'Agoult e fondatore del ramo di Mison, fu [...] Abruzzo: Pescocostanzo, Pettorano, Pacentro ed altri, che tenne per alcuni anni. Dopo aver partecipato alle azioni militari contro i Saraceni in San Severo, il 7 sett. 1269 venne designato per un'ambasceria alla Repubblica di Venezia, ma, con diplomi ...
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OLIMPIO
Francesco Dalbon
– Non si hanno notizie di questo funzionario bizantino per il periodo antecedente l’anno 649, quando fu inviato in Italia dall’imperatore Costante II (641-668) come governatore [...] che, una volta ottenuta la pace con la Chiesa, egli partì per la Sicilia alla testa di un esercito contro i Saraceni che risiedevano nell’isola. Nel corso di questa spedizione i soldati romani furono colpiti da una grave pestilenza e lo stesso ...
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MARCO da Montelupone
Adriano Gattucci
Ignoti sono la data e il luogo della sua nascita, da collocare verosimilmente verso la metà del XIII secolo a Montelupone (non lontano da Macerata) dove fin dai [...] e in Terrasanta. Giudicati molto positivamente dal re Aitone, questi quando si trovò in estrema difficoltà per l'avanzata dei Saraceni, verso la fine del 1291 scelse due di essi - Tommaso da Tolentino e M. - quali ambasciatori presso il pontefice, il ...
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ADALBERTO d'Ivrea
Gina Fasoli
Figlio di Anscario di Oscheret, marchese operante nella cosiddetta marca d'Ivrea, successe al padre tra l'anno 896 ed il 900. Più prudente del padre, che aveva attivamente [...] nel gioco politico della casa di Toscana. Se nel 916-917 la sua principale preoccupazione furono le scorrerie dei Saraceni che penetravano in Piemonte, nel 920-21 appare al centro di un movimento diretto a rovesciare Berengario per sostituirgli ...
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APREA, Giuseppe
Maria Cristina Pavan Taddei
Nacque a Napoli il 19 genn. 1876. Scolaro di Filippo Palizzi e Domenico Morelli, derivò dai due maestri l'interesse per la pittura di paesaggio e di figura [...] del dolore nella chiesa del Buoncammino a Napoli, Le sette note musicali nel Conservatorio di S. Pietro a Maiella, Battaglia dei Saraceni in S. Anna di Palazzo a Napoli, oltre ad opere di più immediata espressività quali Convalescenza, La madre cieca ...
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Città del Piemonte (provincia di Alessandria) al piede di amene colline, presso la riva sinistra della Bormida, a 164 m. s. m. È il centro abitato più importante dell'alto Monferrato, sin dalla più remota [...] capo di estesa contea, nella quale ebbe i natali il celebre conte, poi marchese, Aleramo, segnalatosi nelle lotte contro i Saraceni. Più tardi, Acqui prese parte alla Lega lombarda; lottò colla nuova città di Alessandria e col suo vescovo per motivi ...
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Nacque a Francoforte sul Meno il 13 giugno 833 dalle seconde nozze dell'imperatore Ludovico il Pio con Giuditta, figlia del conte Guelfo di Baviera. Per accontentare Giuditta, l'imperatore nell'829 rimaneggiò [...] imperiale, C. s'affrettò a discendere in Italia (877). Il papa Giovanni VIII aveva bisogno di un difensore contro i Saraceni; e voleva il ritorno all'unità nell'Occidente cristiano per opera del Carolingio francese, che egli, così per la tradizionale ...
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Comune della provincia di Foggia, con 8745 ab. Sorge, a 73 m. s. m., nella parte più settentrionale del Tavoliere, e propriamente in prossimità del punto in cui il Gargano si salda con l'Appennino. Ha, [...] parte l'origine del nome, è certo che, come Lucera e quasi tutto l'alto Tavoliere, anche Apricena fu colonia di Saraceni: carte posteriori mostrano le lotte fra questi e gl'indigeni per i diritti di cittadinanza che quelli si arrogano. Fedelissima al ...
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Fonditore in bronzo della seconda metà del sec. XII, famoso in tutto il Mezzogiorno, a giudicare dalle tre opere che si conservano di lui a Trani, a Ravello e a Monreale, tre porte adorne di pannelli e [...] complesso B. è soprattutto un decoratore fastoso che trovò le sue fonti nella scultura di Terra di Bari, in avorî saraceni e bizantini, e che unisce, senza alcun concetto organico, elementi sacri e profani. Nelle composizioni religiose egli segue l ...
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STEFANO VII, papa
Ambrogio M. Piazzoni
STEFANO VII, papa.– Di origine romana (ma suo padre aveva il nome germanico di Teudemondo e nulla si sa della madre), fu talvolta detto VIII perché nel 752 uno [...] essere alienati.
Il fatto tuttavia che nel documento non sia menzionata la seconda distruzione del monastero di Psalmodi a opera dei Saraceni, avvenuta all’inizio del X secolo, ha indotto a pensare che l’autore della bolla sia stato Stefano VI, e ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).