PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] sue opere hanno dato luogo a cicli di illustrazioni la cui importanza iconografica per la storia dell'arte non è trascurabile.
Dalle sue stesse poesie apprendiamo che ricoprì cariche civili e che fu innalzato ...
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Architetto (Roma 1642 - ivi 1723). Allievo di Bernini, diede i disegni del campanile della cattedrale di Saragozza, di cui eresse il primo piano, e progettò, oltre l'interno della chiesa di S. Bartolomeo [...] dei Bergamaschi a Roma, il S. Domenico di Ravenna, le chiese di Vetralla, di Vignanello, il palazzo Altieri a Monterosi ...
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Umanista (Alcañiz, Teruel, forse 1514 - Valenza 1580), tardo rappresentante dell'erasmismo. Insegnò greco e latino a Saragozza e a Valenza. Della sua vastissima opera si ricordano principalmente: Silva [...] de vocablos y phrases de monedas y medidas (1563), Rhetorica (1566-67), Vocabulario del humanista (1569), El estudioso cortesano (1573) ...
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Musicista catalano (Barcellona 1573 - ivi 1626). Maestro di cappella e sacerdote a Tarragona (1593-95), a Saragozza (1595-1612) e a Barcellona (1612-16). Compose musica sacra (messe, mottetti, salmi; cantici, [...] villancicos a 4 e 8 voci) e profana (toni, romances) a 4 voci, di stile elevato e grande sapienza tecnica. Sentì anche l'influsso della monodia accompagnata italiana ...
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Vescovo di Mérida (m. prima del 392); avversario di Priscilliano, fu suo accusatore al sinodo di Saragozza (380) e quindi, col collega Itacio, presso l'imperatore Graziano, da cui ottenne un rescritto [...] contro i "manichei e pseudo-episcopi", in seguito al quale i vescovi priscillianisti furono cacciati dalle loro sedi; di nuovo troviamo I. come accusatore presso Massimo. Ma, dopo la condanna a morte di ...
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Città della Spagna, capoluogo di mandamento nella provincia di Saragozza, situata a 769 m. s. m., in una profonda gola, alla destra del fiume Jiloca (Jalón, Ebro), con circa 3600 abitanti. È posta sulla [...] da alte torri, un ex-convento di mercedarî (sec. XV), un altro di trinitarî (sec. XIII) e sulla via di Saragozza il romitorio di Santa Quiteria in una casa appartenuta ai templarî.
Bibl.: J. Quadrado, Aragón, in España, sus monumentos y artes ...
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Noto criminalista, nato in Alessandria nel 1525 e morto nel 1575 a Saragozza mentre tornava dalla Spagna in Italia. Studiò diritto a Pavia e a Bologna sotto la guida di Alciato, Niccolò Belloni e Iacopo [...] Alba e fu promosso dottore a Pavia nel 1550; dal 1559 al 1561 tenne con molto zelo ed energia in Cremona l'ufficio di podestà, ottenendo la cittadinanza di quella città allo scadere della carica; infine ...
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Città della Spagna di NE., nell'Aragona, in provincia di Saragozza, a 522 metri sul mare, nella valle del río Jalón presso la confluenza dello Jiloca, sulla ferrovia da Madrid a Saragozza, con 12.000 ab. [...] Fu costruita dagli Arabi e conserva tuttora le rovine delle fortificazioni del sec. VIII. Conquistata agli Arabi da Alfonso I di Aragona nel 1119, passò ai re di Castiglia nel 1362; ma ritornò alla dinastia ...
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IBARRA
. Famiglia di tipografi spagnoli, fiorita dal '700 ai primi del sec. XIX. Manuel Ibarra y Marín (Saragozza 1709 - Cervera 1757) fu chiamato nel 1735 a reggere la tipografia dell'università di [...] vedova María Antonia Cous, e poi dalla figlia dei due María Antonia Ibarra y Cous (1739-1805). Joaquín Ibarra Y Marín (Saragozza 1725 - Madrid 1785), fratello del precedente e di lui assai più famoso, lavorò dapprima a Cervera con Manuel, poi (1743 ...
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LEONARDO DE ARGENSOLA, Bartolomé
Eugenio Mele
Scrittore spagnolo, fratello di Lupercio (v.), nato a Barbastro il 26 agosto 1562, morto a Saragozza il 14 febbraio 1631. Studiò all'università di Huesca [...] a Madrid, fu cappellano dell'imperatrice Maria d'Austria, e alla sua morte, dopo una breve dimora a Valladolid e a Saragozza, passò a Napoli col fratello Lupercio, al seguito del conte di Lemos. Due anni dopo la morte del fratello ottenne di ...
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mal udente
s. m. e f. Chi è parzialmente privo delle funzionalità uditive. ◆ i nuovi servizi pubblici potranno più facilmente giungere anche ai portatori di handicap. Un esempio concreto è già rappresentato dalla «traduzione in linguaggio...