RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] a punta, riproposte in termini assolutamente analoghi nelle rifiniture a r. della mitra c.d. di S. Valerio, vescovo di Saragozza (Roda de Isábena, Mus. Parroquial), ascrivibile anch'essa al sec. 12° e proveniente con ogni probabilità da laboratori ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Rodez, Lodève. Più tardi, nel 541, Childeberto e Clotario attraversarono i Pirenei, presero Pamplona e posero l'assedio a Saragozza, ma dovettero indietreggiare.
Più importante è l'attività svolta dai successori di Clodoveo in Italia. Per molti anni ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] il re nella scelta degli altri vescovi e li consacra. Cattolica è la cultura, Isidoro di Siviglia e Braulio di Saragozza; finché sopravviene l'invasione musulmana.
La chiesa franca. - Anche nella chiesa franca, dove un vero e proprio patriarcato ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] dall'aristotelismo e tendenti a scuotere l'universale fiducia che ispiravano i procedimenti tolemaici. Ibn Bāgiah (Avenpace, v.) di Saragozza nel sec. XII propone l'abbandono degli epicicli: dopo di lui Ibn Tufail (v.), a Granata abolisce anche gli ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] in Quaderni storici, agosto 1994, pp. 511-75; J. Agirreazkuenaga e al., Storia locale e microstoria. Due visioni a confronto, Saragozza 1993.
Altri autori citati nel testo: E.P. Thompson, The moral economy of the English crowd in the XVIIIth century ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] , anche nell'intento di ripulire quei mari dai troppi corsari che li infestavano, progettando un colpo di mano a Saragozza, dove si trovavano alcune navi veneziane e genovesi che coloro avevano catturato. Il porto era ben munito, sbarrato da ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] un complesso apparato difensivo; a queste si aggiungono le c. della regione centrosettentrionale, tra cui emergono per importanza Saragozza, Valencia e Toledo.Le c. di quest'area, dunque, sedi di attivissimi sincretismi culturali e artistici tra le ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] militare islamica non cessò nel sec. 11° di continuare la propria evoluzione: mentre per es. nella Aljafería di Saragozza si riprese l'antico modello omayyade, integrandovi la torre del Trovatore (sec. 10°), le parti di questo stesso periodo ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] laboratorî di Genova; tra gli scultori fiorentini, P. Torrigiano che lavorò a Siviglia, Giovanni Moreto lungamente operoso a Saragozza, e su tutti D. Fancelli, autore dei monumenti sepolcrali di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, nella ...
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mal udente
s. m. e f. Chi è parzialmente privo delle funzionalità uditive. ◆ i nuovi servizi pubblici potranno più facilmente giungere anche ai portatori di handicap. Un esempio concreto è già rappresentato dalla «traduzione in linguaggio...