Poeta e romanziere spagnolo (Paniza, Saragozza, 1912 - Saragozza 2003), fondatore (1934), con R. Gullón, della rivista Literatura. Ha pubblicato varie collezioni di versi (La voz cálida, 1935; Poemas del [...] dolor antiguo, 1945; El tiempo recobrado, 1951; El incurable, 1957; Los días del hombre, 1968;Poemas del tiempo y del poema,1973; Hombre en su tierra, 1978; Elegía total,1976; Las colinas, 1990), romanzi ...
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Drammaturgo e poeta spagnolo (Ainzón, Saragozza, 1845 - Madrid 1913). Fu autore di drammi storici in versi; tra le opere più note: La capilla de Lanuza (1871); El castillo de Simancas (1873); La piedad [...] de una reina (1887). Si distinse nella composizione di "zarzuelas". Pubblicò anche una raccolta di Poesías (1902) ...
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Scrittore spagnolo (Valls, Tarragona, 1855 - Saragozza 1944); di fresca vena caricaturale, dedicò larga attività specialmente al teatro, volgendo in catalano non poche delle sue opere; tra queste: Los [...] asistentes (1895); El regimiento de Lupián (1898); El filósofo de Cuenca (1898); Los de cuota (1918); ¿Tienen razón las mujeres? (1919); ¡Qué amigas tienes, Benita! (1920), e un romanzo, Memorias de un ...
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Ballerino e coreografo spagnolo (n. Saragozza 1947). Ha studiato con María de Ávila e R. Hightower, entrando in seguito a far parte della compagnia di Antonio (1962-65). Passato in seguito al Ballet du [...] XXe siècle di M. Béjart (1965-78), ha fondato nel 1979 il nuovo Balletto nazionale spagnolo e nel 1988 il Ballet Víctor Ullate, con il quale si è imposto come coreografo in numerose tournée (Festival di ...
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Scrittore e uomo politico (Munébrega, Saragozza, 1310 circa - Avinyó, Barcellona, 1396); entrò nell'ordine di s. Giovanni di Gerusalemme, ed esercitò notevole influenza sulla corte pontificia di Avignone. [...] Le sue opere principali sono la Gran crónica de España, ispirata alla prima Crónica general; La Gran crónica de los conqueridores, che narra la vita e le imprese di alcuni personaggi storici da Marco Antonio ...
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Giurista, teologo e storico spagnolo (Saragozza 1517 - Tarragona 1586). Studiò a Salamanca, a Padova e a Bologna (dove fu allievo di A. Alciato); si addottorò (1541) in utroque iure. Trasferitosi a Roma [...] nel 1544, fu uditore di Rota ed ebbe dal papa onorifici incarichi, che gli schiusero la via della prelatura; fu vescovo di Alife, Lérida, Tarragona; prese parte al concilio di Trento. Coltivò con indirizzo ...
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Teologo spagnolo (Miniesa de Aragón, Saragozza, 1628 - Roma 1696). Sacerdote (1652), dottore in teologia, dal 1663 visse a Roma, circondato da amici e ammiratori. Ivi pubblicò il Breve tratado de la comunión [...] cotidiana (1675) e la famosa Guía espiritual que desembaraza el alma y la conduce por el interior camino para alcanzar la perfecta contemplación y el rico tesoro de la interior paz (1675) che apparve con ...
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Poeta e storico spagnolo (n. Epila, Saragozza, 1505 circa - m. 1565 circa) traduttore dell'Orlando furioso di Ariosto e dell'Arcadia di Sannazaro. Tra le opere originali sono da ricordare il Diálogo de [...] la verdadera honra militar (1566), El victorioso Carlos V, La famosa Epila, e il romanzo di cavalleria Don Clarisel de las Flores y Austrasia (post., 1879) che risente di reminiscenze di Ariosto e di Sannazaro ...
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Poeta e cronista spagnolo (Barbastro 1562 - Saragozza 1631), fratello di Lupercio, che accompagnò in Italia al seguito del viceré di Napoli, conte di Lemos. Scrisse epistole morali per cui ebbe a modello [...] Giovenale, e inoltre canzoni, sonetti, epigrammi, pubblicati dal nipote Gabriel in Rimas con le poesie del fratello (1634). Seguace, ma non pedissequo imitatore, dei classici, attento alla forma e alla ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] straordinaria ampiezza metrica; e tuttavia capace di toni popolari e di toccare una commovente, cristiana semplicità. P. non vuole sostituire l'antica cultura pagana, ma abbracciarla nella nuova coscienza ...
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mal udente
s. m. e f. Chi è parzialmente privo delle funzionalità uditive. ◆ i nuovi servizi pubblici potranno più facilmente giungere anche ai portatori di handicap. Un esempio concreto è già rappresentato dalla «traduzione in linguaggio...