Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] sulla strada) o quella di M. Winterbotton (Family, 1993; Butterfly Kiss, 1995; Jude, 1996; Welcome to Sarajevo, 1997, Benvenuti a Sarajevo), ancor più radicale nel descrivere le condizioni disagiate delle classi subalterne. O certi film di K. Loach ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] , evidenziando una tensione politica ed etica di bruciante attualità nell'accostamento della guerra in Bosnia e dell'assedio di Sarajevo a una tessitura simbolica di conflitti, tutti riversati all'interno di una compagnia di teatro sperimentale e di ...
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PIETRANGELI, Antonio
Stefania Carpiceti
PIETRANGELI, Antonio. – Nacque a Roma il 19 gennaio 1919 da Francesco, ingegnere, e Ofelia Palleschi, maestra.
Visse con i fratelli e le sorelle, Liliana, Mario, [...] furono le traversie dei successivi tre anni, durante i quali Pietrangeli lavorò a progetti ancora destinati a slittare: Sarajevo (sull’assassino di Ferdinando d’Asburgo, detonatore della prima guerra mondiale), I gemelli, la vergine e il toro ...
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Regista cinematografico greco, nato il 27 aprile 1936 ad Atene. La sua opera rappresenta il trionfale riemergere di una cultura nazionale che le vicende storiche interne avevano oscurato dallo scenario [...] negli anni Dieci da due pionieri del cinema, i fratelli Janaki e Milton Manaki, attraversando i Balcani fino a Sarajevo, luogo emblematico della tragedia balcanica. Il film descrive lo strazio della guerra ma anche una fiducia insopprimibile nell ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] 1971) e Hôtel Terminus (1988), sul collaborazionismo francese, e Veillées d'armes (1994), sui corrispondenti di guerra a Sarajevo; Claude Lanzmann ha raccolto testimonianze fra i sopravvissuti dell'olocausto nel monumentale Shoah (1985) e Sobibor, 14 ...
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occasionale
occaṡionale agg. [der. di occasione]. – 1. Che offre occasione, motivo, talora anche pretesto, a qualche cosa; in partic., causa o., fatto che produce un evento, un fenomeno, non direttamente, ma dando alla vera causa efficiente...