Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] 360 a. C., non muta che il carattere stilistico. Una nuova maniera di lavorare troviamo soltanto ai tempi d'Alessandro: il sarcofago di Sidone presenta una quantità di elementi staccati dal fondo, come non se n'erano prima veduti; nella scena della ...
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STACCIO (fr. tamis; sp. tamiz, cedazo; ted. Sieb; ingl. tieve)
Giulio Pelà
Con il termine generico di staccio, si indica ogni arnese destinato a vagliare o separare le parti più fini o più fluide dalle [...] uso presso i Romani per filtrare il vino; nel sec. II d. C. si fabbricavano stacci d'ottone. Da bassorilievi di sarcofagi romani si conosce la forma degli stacci usati dai Romani, riprodotti insieme con altri strumenti di lavoro per la panificazione ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] l'Egitto, già ridottissimi verso la seconda metà del sec. 4° (dopo Marciano, m. nel 457, non sono testimoniati più sarcofagi in porfido).
Il lusso come espressione del divino
L'interesse per la materia fisica con cui l'opera è eseguita, piuttosto ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] Les croix stationnales de la basilique de Latran, à Rome, RevAC 32, 1889, pp. 15-41; G.B. De Rossi, Coperchio di sarcofago rinvenuto presso Ravenna con scultura effigiante una croce cereofora, BAC, s. V, 2, 1891, pp. 105-115; H. Leclercq, s.v. Croix ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] Perugia 1965, pp. 99-118; M. Cagiano de Azevedo, Le città umbre nel tardoantico, ivi, pp. 151-175; G. Bovini, Sarcofagi tardoantichi dell'Umbria con figurazioni cristiane, ivi, pp. 177-200; G. Penco, Il monachesimo in Umbria dalle origini al secolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Varieta e unita nei linguaggi artistici delle province romane
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’arte del mondo dominato [...] un concetto che entrerà più tardi a far parte dell’immaginario collettivo, come dimostra la diffusione, nel III secolo, dei sarcofagi con immagini di filosofi e Muse.
In Asia Minore, in particolare a Sinnada (nei pressi delle cave del marmo docimeno ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] arte cristiana, perfettamente coesistenti il significato pagano e quello cristiano (Wilpert, 1929, nr. 142, p. 141). Su un sarcofago merovingio rinvenuto a Charentondu-Cher, del sec. 7° (Bourges, Mus. du Berry; Hubert, Porcher, Volbach, 1967, fig. 25 ...
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Vedi CERVETERI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CERVETERI (v. vol. ii, p. 518-521)
M. Torelli
M. Moretti
Negli ultimi anni gli scavi, i restauri e le ricerche magnetometriche sono procedute con particolare [...] .
L'ambiente è arricchito anche da una serie di sculture fra le quali, verso la scala, una fronte di sarcofago con corteo funebre, due sculture probabilmente mensoloni in marmo terminanti a testa caprina, un leone, elemento decorativo di ingresso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grottesca è un genere ornamentale introdotto nella pittura italiana alla fine [...] i cui elementi sono desunti, oltre che dalla decorazione della Domus Aurea, da un repertorio di antichità (vasi, sarcofagi, monete, medaglie) che l’artista accosta con un compiacimento e un’accuratezza piuttosto distanti dall’immediatezza del modello ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] era stato la causa del divieto, ormai non era più di attualità. Di conseguenza troviamo sui bassorilievi delle sinagoghe e sui sarcofagi immagini di Vittorie alate o di angeli, di visi umani e persino di scene mitologiche o di genere; le sculture a ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...