Vedi BALBINO dell'anno: 1958 - 1994
BALBINO (v. vol. I, p. 964)
K. Fittschen
Sulla base di corrispondenze fisionomiche con figurazioni monetali, si considerano come ritratti sicuri di B. una testa bronzea [...] nei più recenti studi e ancora irrisolta concerne il problema dell'appartenenza o meno a questo imperatore del c.d. Sarcofago di B. della catacomba di Pretestato. Poiché i rilievi della cassa non contengono alcun indizio che induca a pensare che ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (v. vol. vi, p. 410 s.)
L. Teposu
Per l'impossibilità di scavi sistematici di lunga durata - la città moderna di Turda sorgendo proprio sul sito dell'antica [...] prototipi ellenistici.
I monumenti funerarî comprendono statue femminili a tutto tondo con un drappeggio tipo Grande Ercolanese, sarcofagi con tetto a due spioventi, frontoni e grandi acroterî, nonché le serie più correnti nella Dacia Superior ...
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URANO (Ούρανός, Caelus, Caelum)
E. Paribeni
È una divinità primigenia (con Gaia, la Terra) all'origine delle generazioni degli dèi, e come tale remota e inattuale per gli uomini. Non sono ad esempio [...] a noi in versioni romane nella decorazione ricca di simbologia della corazza di Augusto di Prima Porta e nei sarcofagi di Fetonte. Nel grande sarcofago con storie di Paride in Villa Medici una mezza figura di U. domina gli dèi nell'Olimpo raccolti in ...
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KRETE (Κρήτη)
G. Gualandi
Eroina eponima dell'isola di Creta. Per Dosiades (Plin., Nat. hist., iv, 58) era figlia di una Esperide, mentre secondo Stefano Bizantino era una Esperide (s. v. Κρήτη); altre [...] il gigante morente; K. appare connessa a Dedalo e Icaro nei loro preparativi di fuga dall'isola su un frammento di sarcofago di Villa Albani e su una sardonice di Napoli. Nella pittura ercolanese di Teseo liberatore è identificabile con K. la figura ...
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(gr. ῎Αττις ) Antichissima divinità frigia che si diffuse dapprima in Grecia poi in Italia, a Roma e nelle province fino al sec. 5° d.C. Il suo mito e il suo culto erano strettamente associati a quelli [...] . è raffigurato come un giovane imberbe, dal costume frigio, e con in mano la verga da pastore (pedum) o la siringa. Talvolta è assimilato ad Apollo o a Dioniso; un tipo particolare è quello funerario, in attitudine melanconica, sui sarcofagi romani. ...
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(gr. Πέλοψ) Mitico figlio di Tantalo, re di Lidia; capostipite della famiglia dei Pelopidi, a cui appartennero Agamennone e Menelao. P. fu ucciso, ancora fanciullo, dal padre che, per mettere alla prova [...] vasi dipinti attici e specialmente italioti, e come giovane eroe armato nella celebre scultura sul frontone est di Olimpia; su alcune urne etrusche P. è raffigurato con le sue vittime Enomao e Mirtilo; su sarcofagi romani appare in costume orientale. ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...] , e staccate le une dalle altre, come fogli dispersi d'un grande libro. La manifestazione più ricca è rappresentata dai sarcofagi, nei quali i due indirizzi principali, romano e bizantino, si rispecchiano in varie forme, in varî schemi figurativi ...
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Componenti della gente patrizia romana, dalla quale ebbe il nome una delle sedici tribù rustiche più antiche. Compare nei fasti per la prima volta nel 485 a. C. con il console Servius Cornelius Maluginensis [...] Capena, verso il 1° miglio dell'Appia, fu scoperto nel 1780; consta di un complesso di camere sotterranee che contenevano i sarcofagi (che sono oggi riuniti, tranne uno, nel Museo Vaticano) e fu restaurato di recente. Vi furono sepolti dalla fine del ...
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PREFICA (praefĭca)
Gioacchino MANCINI
Raffaele CORSO
Presso i Romani i cortei funebri ufficiali, disposti e regolati da uno speciale incaricato detto designator, erano aperti da un gruppo di suonatori [...] un magistrato municipale, figura, tra l'altro, un gruppo di prefiche. Esse sono rappresentate anche nei rilievi dei sarcofagi con la scena dei funerali di Meleagro. Ai funerali dell'imperatore Pertinace (anno 193) furono cantate delle neniae.
Ancora ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] W. H. Waddington, Recueil des monnaies grecques d'Asie Mineure, voll. i-iv, Paris 1904-12; G. Wilpert, I sarcofagi cristiani antichi, Roma 1929-36; F. Winter, Kunstgeschichte in Bildern, neue Bearbeitung, I. Das Altertum, Leipzig 1912 55.
Principali ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...