BUTO
S. Donadoni
Antichissima città egiziana del Delta, che originariamente constava di due centri urbani affiancati, Pe e Dep. Alla importanza storica e religiosa della località non fa riscontro abbondanza [...] un decorso assai irregolare, dovuto certo al fatto che doveva racchiudere non uno, ma più edifici. Notevole la quantità di sarcofagi tardi in terracotta che provengono dal sito.
Bibl.: W. H. Petrie - C. I. Currelly, Ehnasya, Londra 1905, pp. 36-38 ...
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Giuliano, Antonio
Domenico Musti
Archeologo e storico dell'arte, nato a Roma il 17 marzo 1930. Professore universitario dal 1967, ha insegnato presso l'università di Genova archeologia e storia dell'arte [...] ); Le città dell'Apocalisse (1978); Arte arcaica (2 voll., 1977-78); La maniera ateniese di età romana. I maestri dei sarcofagi attici (in collab. con B. Palmo, 1979); Arte classica (1980); Arte greca. Dalle origini all'età arcaica (1986); Arte greca ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] iii, 1952, p. 110). Pausania gli attribuisce un Fanciullo seduto che si conservava ad Olimpia. Gli scavi hanno portato alla luce sarcofagi in marmo della fine del IV sec. e del principio del III, che furono senza dubbio eseguiti negli studî greci di ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] pp. 453-483; H. Bloch, Der Autor der ''Graphia aureae urbis Romae'', DAEM 40, 1984, pp. 55-175; "Colloquio sul reimpiego dei sarcofagi romani nel Medioevo, Pisa 1982", a cura di B. Andreae, S. Settis, Marburg a.d.L. 1984; M. Guarducci, Federico II e ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] , appoggiata ad un'urna; si citi come esempio un ritrovamento recente di Utica. I tipi statuari compaiono anche su rilievi, sarcofagi e monete. Durante l'epoca romana anche altri tipi sono stati usati come figure da fontana e considerati n, così come ...
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PISA (Pisae; Πῖσα, Πίσα, Πεῖσα, Πίσαοι, Πίσσαι, Πεῖσαι)
P. Bocci
P. E. Arias
L'odierna città della Toscana occidentale dista 12 km dalla costa del mare Tirreno nella pianura alluvionale formata dal [...] . Esso era noto a Nicola Pisano che prese spunto dal Dioniso per una figura del suo pulpito (Simeone), così come da un sarcofago con Fedra (v. più oltre) per la figura di Maria nella scena della Natività (il pulpito fu terminato nel 1259-60).
Varie ...
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Sito nell’area archeologica di Luxor, sede di un insediamento di una comunità di operai addetti all’allestimento delle tombe dei faraoni (seconda metà 2° millennio). Era costituito da abitazioni poste [...] costituite da una cappella decorata da pitture, sormontata da una piramide in muratura. Nella cappella si apriva un pozzo che immetteva nella cripta dove erano deposti i sarcofagi. Nel 3° sec. a.C. fu costruito un tempio di pietra dedicato a Hator. ...
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Vedi TUSCANIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCANIA (v. vol. vii, p. 1034-35)
M. Torelli
Le antichità tuscaniesi si sono arricchite negli ultimi anni di due importanti complessi, la tomba "a dado" della [...] restauro del colossale ipogeo ellenistico detto "Grotta della Regina". Già un'altra tomba franata nella zona aveva restituito un bel sarcofago decorato su tre lati con amazzonomachia e sul quarto con leoni azzannanti una gazzella (metà del IV sec. a ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] dove a destra in alto si vedono nell'arco le immagini zodiacali dalla Bilancia ai Pesci; altri esempi sono costituiti da alcuni sarcofagi (con il Giudizio di Paride a Villa Medici, Roma; con Marte e Rhea Silvia a Palazzo Mattei, Roma; di quest'ultimo ...
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Archeologo (Berlino 1886 - ivi 1945), allievo di C. Robert; prof. nell'univ. di Giessen (1916), e poi di Berlino (1922-45). Presidente dell'Istituto archeologico di Berlino (1922-23), organizzò scavi a [...] di Tirinto e di Micene, sull'Acropoli, su Olimpia, sul tempio arcaico di Corfù, sull'arte augustea, sui sarcofagi romani (nel 1921 succedeva al maestro nella direzione del Corpus der antiken Sarkophagreliefs), sulla ritrattistica del tardo Impero ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...