NEW YORK
N. E. Scott
K. C. Wilkinson
D. von Bothmer
W. H. Forsyth
A. Priest
Metropolitan Museum of Art. -
1. - Generalità. - Il Metropolitan Museum of Art fu fondato nel 1870 a New York City. Secondo [...] byz. Kunst, 1914, p. 149). Risulta proveniente dall'Asia Minore anche la figura seduta di un letterato dalla nicchia centrale di un sarcofago del gruppo di Sidamara (inv. n. 18, 108), databile al III sec. e derivante dal tipo del poeta con la musa (C ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] calidonio, sono rappresentati fra gli altri eroi sul vaso François, su una kölix di Archikles e Glaukytes, da Vulci, e sui sarcofagi.
D. con una divinità femminile. - È una rappresentazione molto diffusa a partire dal III sec. a. C. fino al III d ...
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SELENE (Σελήνη)
E. Paribeni
Il nome indica la luna come corpo celeste e nello stesso tempo la sua personificazione, la divinità o almeno una delle divinità della luna. Nelle genealogie tradizionali fissate [...] leggere e gonfie di vento la dea scende dal carro nelle numerosissime figurazioni su dipinti pompeiani e su sarcofagi. E indubbiamente la scarsa individualità di questa immagine plastica, le variazioni nei drappeggi che a volte lasciano scoperti ...
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Vedi TERNI dell'anno: 1966 - 1997
TERNI (Interamna Nahars o Nahartium; Interamnia e Interamnium)
A. E. Feruglio
Città della VI Regione augustea, posta attualmente alla confluenza del fiume Nera (in latino [...] di ulteriore sistemazione, a Palazzo Carrara. Vi è conservato materiale proveniente da T. e dalle zone vicine: sarcofagi, bassorilievi, cippi funerarî, iscrizioni, frammenti architettonici e scultorei, un'ara dedicata a Nettuno, un rilievo con la ...
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ESPRESSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
Il termine deriva da "espressione" ed è modellato su "impressionismo" (v.). Esso indica, correntemente, talune tendenze artistiche moderne le quali, distogliendosi [...] di ambiente romano del III sec. d. C., il cui svolgimento si può seguire particolarmente in una serie di rilievi su sarcofagi, databili da circa il 235 a circa il 250-260. Quando interviene, a Roma, una corrente di ispirazione classicistica definita ...
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SAINT BERTRAND DE COMMINGES (Lugdunum Convenarum)
L. Guerrini
Località della Gallia, nella regione aquitana (Alta Garonna), ai piedi dei Pirenei, non lontana da Tolosa, situata all'incrocio di importanti [...] un edificio preesistente, di incerta destinazione: sondaggi effettuati sotto il pavimento della basilica, hanno portato al ritrovamento di 28 sarcofagi. Ma la serie di edifici più importanti di Lugdunum è il complesso del Foro (m 165 × 80) del tipo ...
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Vedi SPARTA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPARTA (v. vol. vii, pp. 429-433)
Red.
I risultati degli scavi degli ultimi anni, sull'acropoli, hanno chiarito che l'edificio circolare - già ritenuto dagli [...] in periodo romano, con l'aggiunta di un pròpylon è servito come tomba di famiglia - come sicuramente attestano i quattro sarcofagi rinvenuti nell'interno - e più tardi, in periodo bizantino, è stato provvisto anche di un'abside. Alcune decorazioni ...
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TELMUN (Tlamunus)
G. Camporeale
La denominazione ritorna in tre raffigurazioni: le prime due su specchi etruschi incisi (Gerhard-Klügmann-Körte, Etr. Sp., v, 119 e 123 a) e l'altra nella scena, dipinta [...] una conservazione della base tla- è omissione grafica della prima vocale). La figura ritorna, senza il nome, nella stessa scena su sarcofagi e urnette.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 347 s., s. v.; G. Devoto, Tendenze fonetiche etrusche ...
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satiri mitologia Nella mitologia della Grecia antica e del mondo letterario greco-romano, una collettività di esseri (molto raramente si parla di un s. singolo) che vivono per lo più nel bosco, circondati [...] al Museo Nazionale di Napoli, e del fregio della villa dei Misteri a Pompei). Uno dei motivi più comuni scolpiti sui sarcofagi romani sono i tiasi orgiastici o baccanali con tipi satireschi su schemi per lo più mutuati dall’arte ellenistica. medicina ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] quale ella si rivolge in questi termini: "Severa, in Deo vivas" (Roma, Mus. Vaticani, Mus. Pio Cristiano). D'altronde ancora sui sarcofagi scolpiti dei secc. 4° e 5° l'immagine di M. assume il ruolo di intermediaria tra vivi e morti, al centro quindi ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...