NOÈ (ebr. Noah, Νωέ, Νως)
G. Becatti
Eroe della Bibbia, decimo degli antichi patriarchi della linea di Set (Genesi, v, 28-ix, 29). Presenta tre aspetti: il giusto salvato dal diluvio, il padre della [...] . La colomba è presente comunque anche nelle scene con il tipo orante.
Da questa comune iconografia si distaccano alcuni monumenti. Un sarcofago del museo di Treviri, forse della fine del III sec. d. C., dove compare un'arca più grande, entro cui è ...
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KYKNOS (Κυκνος)
G. Gualandi
2°. - Re dei Liguri, amico di Fetonte, trasformato in cigno dopo la caduta mortale dell'amico.
Le documentazioni figurate si riferiscono quasi sempre alla sua metamorfosi [...] da Filostrato (Imag., i, 11, 3). Già mutato in cigno appare su una sardonice di età romana di Firenze e sui sarcofagi di Copenaghen e di Firenze. Si è identificato K. ma senza elementi certi, nella statua bronzea di Ny Carlsberg, che raffigura un ...
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Vedi VOGHENZA dell'anno: 1966 - 1997
VOGHENZA
N. Alfieri
Fu il più importante vicus roniano del delta antico del Po posto in territorio ravennate. Nella tarda romanità forse raggiunse l'autonomia: certo [...] diocesi paleocristiana, più tardi trasferita a Ferrara.
Dalla sua necropoli e da quella della contigua Voghiera provengono alcuni importanti sarcofagi scolpiti, tra cui notevole quello di Aurelia Eutichia, di arte ravennate del IV sec. d. C. Del più ...
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FEDRA (Φαίδρα; Phaedra)
A. de Franciscis
Figlia di Minosse e di Pasifae, moglie di Teseo. Invaghitasi del figliastro Ippolito seguace di Artemide e da questi respinta, si uccide lasciando scritta contro [...] dalle Terme di Tito, le altre distaccate da edifici di Pompei. I momenti più salienti del mito sono raffigurati su numerosi sarcofagi, sia a causa della grande popolarità che aveva il mito di Ippolito, sia perché esso si adattava bene, per il suo ...
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VOLUTA
Giorgio Rosi
Motivo ornamentale costituito da un avvolgimento a spirale di elementi geometrici o naturalistici.
Data la sua semplicissima origine geometrica la voluta fu un motivo comune più [...] tracce di più antiche applicazioni italiche (tomba dei Capitelli a Cerveteri, tempio italico di Paestum, oltre a varî sarcofagi etruschi e romani) ebbe anche aspetti e usi originali, fra cui notevolissimo quello del capitello composito, formato da ...
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FESTONE (dal lat. festus "festivo")
L. Crema
Ornamento formato di rami riuniti e legati con nastri, in cui s'inserivano anche fiori e frutti, che si appendeva alle are e, in occasione di feste o cerimonie, [...] .
Il f. cominciò a essere tradotto in motivo decorativo in Grecia, dove comparve. nel sec. III a. C. scolpito su sarcofagi e are circolari. Acquistò presto una tale voga, anche come ornamento architettonico (portico di Atena Poliàs a Pergamo), che si ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] anche la figura dell'Inverno. A volte non porta mantello e tunica ma la veste a pantaloni di Attis, come ad esempio sul sarcofago delle S. di Dumbarton Oaks, dove le S. circondano lo zodiaco con i busti di una coppia di sposi. Non esiste quasi ...
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TRYSA (oggi Giölbashi)
F. Eichler
Abitato licio fortificato, posto sull'altipiano che si stende tra la costa meridionale dell'Asia Minore e il basso corso del Dembre Çay (l'antico Myros), ad oriente [...] ; vi si vedono le consuete scene licie di banchetti e di danze (v. il fregio della cella di Xanthos e gli architravi dei sarcofagi), però disposte più in basso di quanto non lo sia il fregio esterno.
Tra l'edificio dedicato al culto e la porta, alla ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] necropoli di Chiusi (v.), dove in rilievo assai basso sono raffigurate scene di convito, di danza, o di rito nuziale. Isolati sarcofagi del tipo a cassa lignea (Perugia, con scena di ritorno da una spedizione vittoriosa e Louvre con kòmos di satiri e ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] 'esempio di Innocenzo II, il quale ripristinando un uso inattivo dal tempo di Ottone II destina a sé un antico sarcofago porfireo asportato dal mausoleo di Adriano (Deér, 1959; Herklotz, 1985).
L'adozione, da parte di Ruggero, e della modalità musiva ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...