GRIMALDI, Giacomo
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna nel novembre 1568, da Domenico e Maddalena Gallinaria, primo di dieci figli. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Roma. Qui, fin dalla [...] si occupava soltanto di documenti, ma estendeva i suoi interessi e le sue ricerche anche a suppellettile sacra, sarcofagi, medaglie, iscrizioni, papiri, argille, bassorilievi, affreschi. Fu, in sostanza, uno dei maggiori studiosi e divulgatori dell ...
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Cinzia Dal Maso
Christian Greco
Il giovane faraone di Torino
Dopo 17 anni passati nei Paesi Bassi perfezionando una formazione da egittologo che da un semplice Erasmus lo ha condotto a diventare curatore [...] con istituti di ogni dove, come quello firmato a giugno con i Musei Vaticani per lo studio e il restauro dei sarcofagi.
Studia però anche collaborazioni con gli altri musei torinesi, per intensificare quel legame con la città che ha caratterizzato l ...
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LOMBARDO (Lombardi), Antonio
Alessandra Sarchi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del L., figlio di Pietro di Martino detto Pietro Lombardo, oriundo di Carona, nel Ticino, e a capo della [...] tanto di uno dei Dioscuri di Montecavallo, quanto dei panneggi che si arrotondano e gonfiano alle spalle di eroi e divinità nei sarcofagi e nei bassorilievi romani. Peraltro non è da escludere che anche i tre portatori del feretro del doge, in cui si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] lo incarica, insieme a padre Marchi, dell’allestimento del Museo cristiano lateranense, dove furono raccolti antiche epigrafi e sarcofagi cristiani; nel 1864 è segretario della Pontificia commissione di archeologia sacra e il 23 ottobre 1878 diviene ...
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FERRERO DELLA MARMORA, Alberto
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 6 apr. 1789, dal marchese Celestino e da Raffaella Argentero di Bersezio, secondogenito di tredici figli.
Celestino (7 luglio 1754-30 [...] . Successivamente passa ad esaminare le antichità romane presenti sull'isola, trattando delle antiche medaglie sarde, delle tombe, dei sarcofagi, dei templi, degli anfiteatri e dei teatri, e raccoglie le iscrizioni dei templi romani.
Nella terza ed ...
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CAPITELLI, Bernardino
Alberto Cornice
La data di nascita di questo pittore e incisore senese, già indicata dal Ticozzi intorno al 1570, fu precisata al 1589 dal Romagnoli che aveva trovato all'anno [...] che la trasposizione grafica di opere di pittori senesi e non senesi, o di testimonianze dell'antichità classica quali sarcofagi e bassorilievi e, nel 1627, le Nozze Aldobrandini. Tra le incisioni dell'artista dobbiamo ricordare in primo luogo quelle ...
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BONINO da Campione
Rossana Bossaglia
La prima testimonianza di B. si trova nell'iscrizione che lo dice autore del sarcofago di Folchino degli Schizzi (m. 1357) nel duomo di Cremona; a Cremona era conservato [...] E-545 A) che giunge sino a detto anno. Alla statua fu sottoposto, presumibilmente fra il 1380 e il 1385, il sarcofago del medesimo Bernabò, che si ritiene anche opera di B. e della bottega; l'intero complesso monumentale, all'origine in S. Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ranuccio Bianchi Bandinelli
Antonio Giuliano
Muovendo da Benedetto Croce, Ranuccio Bianchi Bandinelli ha segnato un profondo rinnovamento negli studi sull’arte classica, superando la fase filologica [...] le possibilità di sopravvivenza di una civiltà artistica attraverso il tempo. Gli studi sull’origine del ritratto romano, quelli sui sarcofagi del 3° sec. d.C., sulla crisi del 3° sec., sulla validità stessa del mondo classico (editi in Archeologia e ...
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CACCAVELLO, Annibale
Oreste Ferrari
Nacque probabilmente a Napoli, verso il 1515, da Giovan Battista, originario di Massa Lubrense, importatore di marmi da Carrara e imprenditore di lavori di marmorari.
Della [...] della "maniera", per il risalto delle modanature, per il macchinoso e magniloquente sovrapporsi degli elementi che incorniciano i sarcofagi e le effigi dei defunti: un tipo di monumento celebrativo, occorre notare, che perdurerà nel Meridione ancora ...
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DE SANTI (De Sanctis)
Wolfgang Wolters
Famiglia di pittori (cfr. L. Testi, La storia della pittura veneziana, I, Bergamo 1909, pp. 133 ss.) e tagliapietre del sec. XIV operosi nel Veneto. Filippo è documentato [...] Boll. del Museo civico di Padova, XXI (1928), pp. 281-97; C. Someda De Marco, L'arte dei De Sanctis e il sarcofago del b. Odorico da Pordenone, Udine 1939; R. Gallo, Contributi alla storia della scultura veneziana, I, Andriolo de Santi, in Archivio ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...