PARTHENIOS (Παρϑένιος)
A. Bisi
Dio fluviale, detto da Esiodo (Theog., v. 344) figlio di Oceano e Teti. Appare come personificazione del fiume omonimo sulle monete della città di Amastris (Amasra) in [...] nel giovane nudo giacente su un fianco, che poggia il braccio su un vaso rovesciato da cui sgorga l'acqua, su un sarcofago del Louvre, mostrante Atteone che sorprende Diana alla fonte Gargaphia.
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 1650, s ...
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Nome di due illustri romani del sec. 4º d. C.: 1. Console romano nel 331; si costruì sull'Esquilino una basilica, riccamente decorata con rivestimenti parietali figurati in opus sectile (due pannelli al [...] ); degli altri si hanno disegni del Sangallo e di altri artisti del sec. 16º. 2. Praefectus urbi nel 358-359, figlio del precedente: per lui fu scolpito il noto sarcofago conservato nelle Grotte Vaticane con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. ...
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TECHNE (Τέχνη)
C. Saletti
Personificazione divina dell'arte, con l'appellativo di πότνια, in contrapposizione alla Physis (Anth. Pal., 9, 738). (Per il termine t. usato come equivalente di "arte" nel [...] ); ma è possibile anche interpretarla come Fama o come dea della notte (Robert). Ancora come giovane donna alata ritorna su un sarcofago di Messina nell'atto di aiutare Icaro (v.) a fissare agli omeri le ali dedalee. Questa scena può confrontarsi con ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] 193, 225), nei musaici di S. Pudenziana a Roma (sec. IV), di S. Aquilino a Milano (fine del sec. V) e in un gruppo di sarcofagi romani e provenzali nei quali, tra le molte varianti, la scena più usuale è quella che pone il Cristo su una roccia da cui ...
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MASTABA (dall'arabo maṣṭabah "banco")
Giulio Farina
Nome dato dagli Egiziani moderni alla tomba di Šepseskôef a Saqqārah, Maṣṭabat el-fara‛ūn, creduta un colossale sedile di un faraone; esteso poi alle [...] in blocchi di calcare fino. In origine erano piene, salvo il pozzo di 3-30 m. che immetteva nella camera del sarcofago; su un angolo, a oriente, la falsaporta indicava l'entrata per il defunto e il luogo delle offerte; un nascondiglio conteneva ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] sul cui lato visibile alle nove M. si aggiungono Apollo con la cetra e Atena con l'egida, l'elmo e la lancia. I sarcofagi di questo gruppo si distinguono l'uno dall'altro in modo significativo per il posto che Apollo ed Atena occupano tra le M., per ...
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FALCIONI, Gioacchino
Giovanna Odorisio
Figlio di Giovanbattista, nacque a Roma nel 1731 (Pietrangeli, 1983). Il nome del F. compare per la prima volta in una lista di antiquari databile al 1769-1780, [...] -Clementino negli anni della sua costituzione. Risulta, in effetti, che nel 1771 i Musei Vaticani acquistarono proprio dal F. un sarcofago con il Ratto delle Leucippidi (Galleria dei candelabri, VI, 35).
In quegli anni (1770-1775) il F., che era in ...
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LAMBERTI, Pietro (Piero) di Niccolò
Maura Picciau
Figlio dello scultore Niccolò di Pietro e di Caterina di Guglielmo da Tolosa, nacque con ogni probabilità a Firenze intorno al 1393. È documentato la [...] un basamento, ornato da foglie d'acanto, il quale ospita tre nicchie per parte con le Virtù; al di sopra è il sarcofago, che presenta da un lato una Imago pietatis marmorea affiancata dalla Madonna e da s. Giovanni, dall'altro due putti che reggono ...
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JOUARRE
C. Heitz
Villaggio della Francia centrosettentrionale, sull'altopiano del Brie (dip. Seine-et-Marne), presso cui sorge l'omonima abbazia fondata nel 630 da Adone, figlio di Autario e Aiga, i [...] la nicchia orientale sono di epoca merovingia, con capitelli in marmo prossimi a quelli della cripta di Saint-Paul. Il sarcofago di Ebregisilo è collocato in una nicchia ricavata nel muro che divide questo ambiente dalla contigua cripta di Saint-Paul ...
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LAPIDARIUS
I. Calabi Limentani
Era in Roma soprattutto il tagliatore di pietra per uso edilizio (lapidarius, l. opifex, faber l.); ma con lo stesso nome si designava anche il cavatore (v. anche lapicida), [...] di Trimalcione: Habinnas sevir est, idemque lapidarius, qui videtur monumenta optime facere (Satyr., 65) e una sola iscrizione cristiana su un sarcofago della Dalmazia dell'anno 438 d. C. menzionante un Proiectus, lapidarius, artefice o venditore del ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
sarco-
[dal gr. σαρκο-, elemento compositivo da σάρξ σαρκός «carne»]. – Primo elemento di parole dotte o di termini scientifici della nomenclatura italiana e latina, derivati dal greco (come sarcocele, sarcofago) o formati modernamente, che...